Telecronisti e commentatori italiani: genio e sregolatezza
Fantastici, a volte esilaranti, in certi momenti perfino imbarazzanti. I nostri telecronisti hanno sempre dato il meglio di loro negli ultimi vent’anni, e non da meno sono i commentatori ”tecnici” ( ex giocatori, allenatori senza panchina e quant’altro ) di cui si circondano. Dal mitico Bruno Pizzul, all’esuberante Salvatore Bagni, al neo commentatore della Nazionale Bruno Gentili, a Beppe Dossena, ognuno ci mette il suo. Ma sempre con professionalità.
Menzioniamo il “Apro una piccola parente” di Josè Altafini, o ” Era l’anello che mancava al collage ” dell’indimenticabile Sandro Ciotti. Ma sono poco e niente rispetto ad altri.
Nella sfida Olanda-Portogallo abbiamo sentito un grandioso D’Amico commentare il gol di Van der Vart con
” Un gran tiro a rientrare di Van Basten “. Povero Marco, ha appena smesso di giocare da 18 anni. Se l’avesse sentito, avrebbe sicuramente pensato ” Ma magari! ”
Merita una citazione particolare Salvatore Bagni. Dalla Confederation Cup del 2009 divenne un mito per quel parafrasario utilizzato per il gol di Giuseppe Rossi contro gli Stati Uniti. Qualcosa che, usando un’espressione manzoniana, potrebbe essere definito un ”latinorum”, ovvero una sequenza di parole per la maggior parte di noi sconnesse e incomprensibili. Andrebbe fatta un ”esegesi” del suo commento tecnico: “ Guarda guarda, facciamo Pi Pirlo, guarda cosa fa, HA LA LUCIEE LUC EEEHEMM LUCITA’ di vedere Rossi ..”sono i termini utilizzati in rapida (s)connessione mentale per descrivere l’azione di Andrea Pirlo. A seguire, con Civoli che da il suo contributo alla spiegazione dell’accaduto, ancora Bagni prende parola con una frase divenuta perla miliare della RAI : “ si, tocca di sinistro, INCONCLUDE DI DESTRO, lui eeehehhh De Rossi però tutti vanno ad abbracciare Pirlo ”. Le parole vengono riportate testuali a quelle dell’audio, fate vobis..
Ma veniamo al capostipite di questa lunga generazione di commentatori molto peculiari, ovvero Bruno Pizzul, la voce di Udine. Benchè rispetto tutti quanti sia quello con più etica e capacità, dotato anche di una voce molto particolare, le sue gaffe rimarranno storiche. Oltre al confondere nel mondiale 1994 i due Baggio, Dino e Roberto, ancora più divertenti a Francia’98 erano gli errori fra Di Biagio,Dino Baggio e Roberto Baggio, più volte scambiati fra loro,utilizzando anche sciarade calcistiche come ”Di Baggio”. Oppure, da ricordare la simpatica espressione “Schillaci se n’era andato in penetrazione: su di lui il fallo di Koeman”. Doppi sensi a non finire. In ultimo, sarà un pò arrossito nella finale dell’europeo del 2000 quando disse di assistere alla partita con Andrea Bocelli, suo ospite in cabina. Ma a Bruno Pizzul si perdona tutto, per tutte le delusioni sofferte con la nazionale, questo ed altro.