Alice nel paese delle meraviglie e gli effetti delle droghe
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Alice nel paese delle meraviglie, scritto dal reverendo inglese Charles Lutwidge Dodgson, sotto il ben più noto pseudonimo di Lewis Carroll nel 1865, riprodotto poi, per la prima volta dalla Disney nel 1951, come cartone animato pieno di colori, magia e misteri. Quando eravamo piccoli lo si guardava con gli occhi fissi sullo schermo a immaginare quel mondo magico, tentando di diventare dei giganti mangiando biscotti o inseguire un improbabile coniglio bianco con un orologio da taschino.
Quando diventi già un po’ più grande, il significato del cartone potrebbe cambiare. Ce ne dà una dimostrazione Matthew Wilkinson: attore e presentatore radiofonico ci presenta la protagonista e gli altri personaggi del cartone in maniera diversa. Per Wilkinson la storia di Alice è un trip mentale, un viaggio nella sperimentazione di tutte le droghe esistenti.
Prendendo gli spezzoni del film ha creato una serie di gif animate con didascalie annesse, mentre becca una inimmaginabile Alice in preda agli effetti delle droghe:
COCAINA: Ti senti sicuro come Gerry Scotti e imbattibile come Vittorio Sgarbi. Dopo un po’ diventi impotente.
LSD: Dici che lo fai per aprire la mente ma poi vedi i mostri e pensi di diventare scemo. Dopo il terzo ti scordi le cose e hai paura a dormire.
MDMA: Ami tutti, tutto, qualsiasi cosa è amplificata d’amore. Ti svegli con la merda in bocca e un parafango nel letto.
CRISTALLI DI ANFETAMINA: La forza di 100 braccia, nessun dolore, una botta immensa. Assuefazione istantanea, croste in faccia, ti senti da buttare nel bidone dell’organico.
FUNGHI ALLUCINOGENI: In Messico e in Perù ci entrano in contatto con Dio, te invece con la Digos.
NICOTINA: Tanto poi smetto. Ho iniziato a dirlo 25 anni fa.
GAS ESILARANTE: Quante risate! Matte proprio! Quando passa l’anestesia sei senza un rene.
OPPIO: Niente. Vuoto. Lento. Come?