Valerio Jovine porta "il cielo" sul palco di "The Voice"

8 Maggio 2014
luciana
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tvoi-n-620x350 Il rosso è il colore del sangue, quindi dell’energia vitale, sia mentale che fisica. L’uso di questo colore aiuta a combattere le energie passive, infondendo una straordinaria forza, psichica e motoria.

Il rosso simboleggia l’estroversione e la forza di volontà. Influendo sul battito cardiaco e sulla pressione sanguigna, il rosso, stimola il corpo, accelerando i ritmi vitali.

Il rosso è quindi sinonimo di forte passionalità, di grande personalità e di fiducia in se stessi.

Il rosso è il colore dell’anima di Valerio Jovine.

Il rosso è il colore dell’abito che ha scelto di indossare, durante il suo “Live show”, ieri, sul palco di “The Voice of Italy”.

Quel rosso che si attenua tra il fumo e gli effetti speciali della scenografia che accompagna la sua esibizione, ma che irrompe, prorompe e dilaga, attraverso la sua voce, con la stessa perentoria virulenza di copiose folate laviche, pregne di gioia di vivere ed energia positiva.

Il cielo in una stanza” plasmata dall’estro di Valerio.

Un remake insolito, stravagante, estremamente originale, carico di fascino e magia.

Valerio inizia a cantare ed il palco si adagia su una nuvola, candida ed iridescente, seppur incastonata nel più fitto e sensuale dei mantelli che il cielo ama indossare di notte.

Su quella nuvola, prende forma la pedana di una balera, sulla quale, gioiose e gagliarde coppie di vecchietti, ballicchiano divertiti ed incuriositi e liberi da remore e pudore, si lasciano accarezzare e trasportare dall’eccentrico ritmo scandito dalla voce di Valerio.

Quella stessa voce che, inaspettatamente, per effetto dell’imprevedibilità ritmica ed emotiva che la contraddistingue, sul più bello, invita i signori a sedersi a ridosso del palco, per lasciare il posto ai teenager che si sfidano a colpi di hip hop e breakdance.

Terminata la performance di questi ultimi, però, torna nuovamente a suonare “l’altra melodia”.

Tuttavia, dopo essersi sporcati scarpe e neuroni con quelle note, inevitabilmente, anche i più giovani si scoprono “costretti” a riconoscerla e “sentirla” come propria. Pertanto, prendono i vecchietti sottobraccio per ricondurli al centro della pista e fondersi con loro, insieme a loro, in un unico, armonico ballo.

Ballo di gioia, ballo di spensierata e goliardica euforia.

Il ballo più consono da associare alla musica di Valerio.

Ed, infine, gli occhi rivolti verso il cielo per indirizzare il supremo e massimo tributo alle stelle che dimorano “nell’immensità del cielo”, quelle che attraverso la rincuorante e benevola luce che emanano, irradiano, guidano e vegliano sul nostro cammino.

In ogni, singolo, impercettibile ed apparentemente trascurabile brandello di gesti e voce partorito da Valerio, in realtà, è racchiusa l’essenza del suo “essere artista”, quel quid in più che lo diversifica, lo contraddistingue e lo rende speciale.

Ieri sera, l’Italia, ha replicato al Live show di Valerio disegnando un enorme pollice verso l’alto in quello stesso magico cielo.

La performance di ieri sera, infatti, in maniera alquanto inequivocabile, ha concretamente sancito la consacrazione musicale di Valerio Jovine.

https://www.youtube.com/watch?v=Cji-5XcfPBk

 

 

 

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