"PPP. Una polemica inversa": Bruxelles rende omaggio a Pier Paolo Pasolini

Dopo il successo registrato nella capitale, sbarca a Bruxelles la mostra dedicata a uno dei personaggi più controversi del secolo scorso: Pier Paolo Pasolini. Moravia col suo epitaffio ne compendiava le virtù: “Poeta che aveva segnato un’epoca, regista geniale, saggista inesauribile”. A quasi 40 anni dalla sua morte, la sua già viva memoria custodita nel cuore di un’Italia ribelle e disincantata, tocca il cuore dell’Europa, con un’esposizione che intreccia arte e letteratura.

“PPP. Una polemica inversa” il titolo del progetto, incentrato sull’opera poetica dell’intellettuale romagnolo, i cui componimenti, tratti da Le ceneri di Gramsci, La religione del mio tempo, Poesia in forma di rosa, Trasumanar e organizzar, sono stati rielaborati creativamente da pittori, scultori e fotografi operanti nel panorama italiano e internazionale: Claudio Abate, Carla Accardi, Matteo Basilé, Laura Canali, Giuseppe Capitano, Rocco Dubbini, Giosetta Fioroni, Jannis Kounellis, Nunzio, Michelangelo Pistoletto, Oliviero Rainaldi, Pietro Ruffo, e Sten & Lex, per citarne alcuni.

La mostra, organizzata dall’Associazione culturale “Teorema” in collaborazione con il progetto Arte Bellezza Cultura di Giovanna Pugliese, sarà inaugurata venerdì 6 dicembre all’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles. A presentarla al pubblico il Direttore dell’IIC Federiga Bindi, il curatore del progetto Flavio Alivernini, il critico d’arte Achille Bonito Oliva, la corrispondente RAI a Bruxelles Giuseppina Paterniti e l’ideatore dell’esposizione belga Francesco Cerasani.

Un’occasione per sottolineare “l’integrità e la libertà di Pasolini, il suo rigore morale e la sua istanza di giustizia sociale, oltre alla dolcezza delle sue opere” che, stando alle parole del Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti “sono un patrimonio poetico e politico che deve appartenere non solo all’Italia, ma all’Europa unita. Oggi più che mai”.