"L'inferno in terra e la dannazione eterna? Io so come fare"

17 Marzo 2014
Valentina Sanseverino
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images (1)Scontare 1000 anni di pena e tormenti in poco più di otto ore, rimanere rinchiusi per un tempo indefinito in un luogo che pare uscito direttamente dai nostri incubi più segreti. Perseguitati senza tregua dai fantasmi della mente che non potrebbero però apparire più reali. Altro che fiumi di fuoco e demoni alati, il vero inferno in terra è tutta una questione di biotecnologie! Ed è (quasi) realtà.

La filosofa Rebecca Roache dell’Università di Oxford, e la sua equipe di ricercatori, infatti, giurano di essere pronti a portare letteralmente l’inferno sulla terra per punire gli autori dei crimini più efferati con secoli di torture e dannazioni eterne, al cui confronto la morte sembrerà una passeggiata di salute .

Alcuni crimini – spiega la Roache al magazine online Aeon-  sono così efferati che richiedono un lungo periodo di pena, e molte persone sembrano sottrarsi a questa punizione attraverso la morte. Perciò ho pensato, perché non rendere le condanne a vita ancora peggiori per detenuti particolarmente odiosi, prolungando la loro vita?

images (2)E’ semplice, basta una semplice pillola.

Esistono una serie di sostanze psicotrope – spiega la filosofa – che distorcono nelle persone il senso del tempo, perciò possiamo immaginare di sviluppare una pillola o un liquido che faccia sentire un individuo come se stesse scontando una pena di 1000 anni, mentre sono passate appena otto ore e mezzo

Fantascienza? Niente affatto. Questa serissima ricerca sulla creazione di inferni artificiali è iniziata circa un anno fa ed ha già ricevuto finanziamenti milionari.   Oltre ai farmaci per dilatare la percezione del tempo, infatti, sono allo studio anche sostanze capaci di amplificare la sensibilità e la percezione emozionale, in modo da costringere chimicamente i galeotti a confrontarsi con un acuto e insostenibile senso di rimorso :

Naturalmente, è opinione comune che qualsiasi intromissione nelle funzioni cerebrali di una persona sia inaccettabilmente invasiva – chiarisce la studiosa – Ma non è detto che bisogni per forza interferire direttamente con l’attività cerebrale

Oltre ai farmaci, infatti, l’equipe di ricercatori sta sperimentando anche altre soluzioni per rendere ancor più atroci le pene destinate ai criminali più feroci: tra le altre, quella di creare celle artificiali, in cui tutto – dall’illuminazione alla musica – sia ricreato artificialmente per risultare assolutamente inaccettabile ad un essere umano.

Perché alloggiare i detenuti in celle pulite, munite di servizi igienici e di tutti i confort? Perché fornirgli cibo e acqua a sufficienze e concedergli anche la possibilità di distrarsi con l’ora d’aria e l’esercizio fisico? […] I benefici che deriverebbero per la società da uno stile di vita (eterna) più rigido per i detenuti sono ovvi a tutti

download (1)Presto, spiegano i ricercatori che lavorano a questi esperimenti, sarà possibile scansire e mappare il cervello umano e caricare tutti i dati su un pc: in questo modo, anche senza ricorrere ai farmaci che dilatano la percezione del tempo, sarà un gioco da ragazzi accelerare o rallentare il tempo per infliggere alla mente di un condannato la tortura dello stillicidio o, al contrario, fargli credere di aver perso tutta la sua vita dietro le sbarre quando in realtà sono passate solo poche ore.

Giocare con la mente, prolungare le torture all’infinito non è nemmeno un’idea tanto lontana da noi: già oggi, durante alcuni interrogatori, i prigionieri vengono esposti ad insoliti cambi di illuminazione o ad una continua esposizione alla luce per distorcere la loro percezione dello scorrere del tempo. In futuro, applicando le nuove tecnologie alla medicina e mettendole nelle mani di questi paladini della giustizia, ai detenuti premiati per buona condotta sarà concessa come ricompensa la cara, vecchia pena di morte.

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