My Generation: i cinque prodotti più inflazionati dei 90’s che rivogliamo sulle nostre tavole
Malinconici e sentimentali. I “figli” della y generation, coloro che hanno vissuto l’imbarazzante decennio dei novanta, caratterizzato dalla non moda delle camicie di flanella e dal ritorno prematuro dei pantaloni a zampa d’elefante, rimpiangono con tutta probabilità alcuni dei “cibi”cult dell’epoca.
Quando il junk food era soltanto una leggenda americana ed al Mc Donald’s si andava a mangiare una volta l’anno, c’erano dolciumi che ancora oggi sono considerati i più buoni di sempre, scomparsi per un motivo del tutto ignoto dagli scaffali dei supermercati eppure ancora così vividi nei nostri ricordi.
Se il popolo del web è riuscito a resuscitare, dopo anni di reclami, il gelato più agognato di allora, il Winner Taco, vogliamo riportare all’attenzione degli utenti cinque prodotti, la cui improvvisa scomparsa o latitanza, ha traumatizzato e segnato i bambini “ben nutriti” dell’epoca oltre ad un’intera generazione di boy scout.
– I Chichirichi – Innanzitutto verrebbe da spiegare una volta per tutte di cosa si tratta e il perché di un nome così ridicolo. Va detto che la forma alimentava aspettative decisamente più alte del sapore effettivo del prodotto in sè. Mai espressione di maggior disgusto e delusione è apparsa sui volti dei paffuti affamati dopo aver dato il primo morso al fake più riuscito di sempre. Eppure proprio non potevi resistere alla tentazione di acquistarne una confezione, quasi come se fosse una droga dalla dipendenza immediata. E, paradosso incredibile, quella piccola cupola di cioccolato e wafer, ripiena di schiuma bianca, ancora fa venire l’acquolina in bocca al sol pensiero, nonostante un foglio di carta abbrustolito sia decisamente più gustoso da mangiare.
– Il Camillino – l’unico gelato che aveva il potere di far piangere un bambino solo a sentirlo nominare. Il Camillino rappresenta la più plateale presa in giro. Chi si accontenterebbe mai di mangiare un gelato che finisce dopo il primo boccone? Eppure fu così. Una proposta indecente che campò non poco sul mercato. Ma la beffa non finisce qui, perché qualche anno dopo la sua nascita qualcuno ebbe il barbaro coraggio di realizzarne una versione “light” a base di yogurt. Il perché sia fuori commercio oggi non ci sorprende, eppure in quei piovosi pomeriggi d’estate c’è ancora chi ripensa quel gustoso snack non compreso, semplicemente perchè dall’aspetto minimal.
– Il Push pop – L’idea geniale. Il prodotto che ha restituito la dignità agli humpa lumpa ed ai banali lecca lecca. Va fatta una premessa/confessione in questo caso. I lecca lecca non sono mai veramente piaciuti ai bambini, attratti semplicemente dal loro aspetto. Ciò che stufava maggiormente era stare ore ed ore aspettando che quell’enorme massa piatta colorata terminasse. Impresa ardua, la fine era uguale per tutti, una volta sventolata bandiera bianca, la caramella su bastoncino finiva nel cassonetto di casa. Il pushpop fu la soluzione a tutto ciò. Il lecca lecca diventò “conservabile” e migliaia di bambini tornarono ad avere il desiderio di mangiarlo. Merito anche dello spot, prova emblematica della prestigiosa casta di autori televisivi che Maurizio Costanzo stava coltivando al suo capezzale.
– Le gomme boomer – Qualcuno le ha definite la versione tarocca delle Big bubble. Le gomme Boomer erano saporite davvero, almeno per gli iniziali trenta secondi che le avevi in bocca, prima cioè che si solidificassero come dei scogli. Qualcuno ancora ha crisi diabetiche se pensa a quell’ondata di succo zuccherino che ti attraversava l’esofago non appena ne addentavi una. Quella al sapore di anguria è rimasta negli annali, i dentisti ancora ringraziano. Eppure qualcuno ha deciso di farle fuori. Oggi i bambini non mangiano più le gomme come una volta a causa della loro estinzione.
– I Soldini – Il mistero più inspiegabile della storia insieme a quello dell’alieno nell’Area 51. I soldini erano, e possiamo ammetterlo con un coro di consensi, le merendine più buone che la “casa nella prateria” avesse mai sfornato, altro che Antonio Banderas ed il suo tocco “sexual chic”. Nonostante ciò una triste mattina d’estate le tortine con il medaglione di cioccolato scomparvero dalle tavole della colazione di noi italiani, senza preavviso e senza un perché. Ed anche se sono stati tra le cause principali di acne giovanile e glutei a buccia d’arancia, non possiamo che ricordarli con inconfessata commozione. Per favore ridateceli!