My Generation: la verità inconfessata su Puffo Vanitoso
Probabilmente è la domanda che tormenta tutti coloro cresciuti a cavallo dei 90’s. Il mistero irrisolto, il dubbio perenne, quel pensiero che proprio non riesci ad eliminare dalla testa e che ti assale nel bel mezzo della giornata prosciugando tutta la tua attenzione, impedendoti di portare a termine qualsiasi tipo di faccenda.
Ma Puffo Vanitoso era effettivamente gay?
Nella versione animata degli “Smurfs” andata per la prima volta in onda in Italia dal 1981 al 1990 (e in replica nei secoli dei secoli), Vanitoso era nelle fattezze un puffo maschio nelle attitudini però aveva diversi atteggiamenti di natura più femminea.
Va detto che la storia dei Puffi di per sé celava qualcosa di bizzarro e latentemente maschilista (con un pizzico di sano hardcore). Una società composta esclusivamente da animaletti blu di sesso maschile in cui si distingueva un solo personaggio femminile, Puffetta, che nonostante l’aspetto poco umano, poteva fare concorrenza ad un’appetibile ed esperta battona: capelli biondi, abito succinto e rigorosamente inguinale, tacchi alti e ciglia da ballerina di burlesque.
In questo contesto cosi variopinto dominato dal testosterone ben si inseriva un personaggio che potesse rappresentare l’alternativa alla platinata giuliva.
Ecco presumibilmente il perché di Vanitoso. Creatura ambigua e narcisista. Tutti ricordano con un po’ di malinconia la sua ossessione di guardarsi allo specchio ed il fiore puntualmente sistemato sulla cuffia. Se fosse stato umano non avremmo avuto dubbi sul suo futuro da Strixia. Anche il suo linguaggio, estremamente forbito, l’accento francese, che rendeva la sua voce molto simile a quella di Amanda Lear, alimentavano le perplessità degli allora bambini, affascinati da quel folletto eppure incapaci di definirne il genere.
Le riflessioni che avrebbero poi esternato in età adulta portavano ad un’unica e comune conclusione, il Puffo effeminato era decisamente omosessuale, così come Puffetta una gran zoccola, Puffo Burlone un aspirante kamikaze e Grande Puffo un vecchio pappone con l’hobby delle anfetamine fatte in casa (quest’ultima non a caso a forma di fungo).
Va detto però che l’anime ci ha lasciato un grande insegnamento. Sebbene dietro quella calma apparente si celasse qualcosa di inquietantemente perverso, di cui un giorno la scienza verrà a capo, spetta proprio agli omini blu il merito di aver rappresentato la prima società civile e anti discriminatoria della storia. Nonostante fosse particolarmente efebico, mai nessuno si è sognato di offendere e discriminare il Puffo dai modi estrosi, e nella propria collezione di action figure il fashionista Vanitoso restava uno dei personaggi più desiderati dai bambini!