Il giornalismo è diventato un circo gestito da maiali
“Sìore e sìori, venghino venghino: cadaveri, notizie ad effetto, clicca qui e avrai un pompino, è morto Jerry Scotti, oggi le abbiamo tutte! Oggi nel tendone centrale ci sarà Davide, Napoletano DOC, uèuèuèèèèèè, morto ucciso da un caraBBiniere!”
A dirlo è sto tizio tutto vestito di rosso che urla dentro a un microfono rotto che gracchia e lo costringe a tenere il filo piegato sotto per non fare falso contatto. La frase esce fuori mezza spezzata ma una famiglia di maiali ciccioni sdentati tutta fluo ha abbastanza elementi per avvicinarsi ed entrare nel tendone a strisce rosse e bianche, anzi grige.
“Sono 5 euro. I bambini sotto i 12 anni non pagano.” Dice la maschera all’ingresso.
” Il più grande tiene 10 anni. Lo vedete!?” Gli risponde il capofamiglia, indicando con le braccia rivolte verso l’alto la faccia del bambiniello elefantiaco.
Nell’ufficio principale dell’ultimo piano della Torre maligna di cartapesta al centro esatto della Fiera ci stanno i Direttori di due giornali italiani (di quelli che prendono i fondi pubblici e non sanno la sintassi) e un altro paio di pingui omaccioni irsuti vestiti da pinguino; so’ tutti tali e quali al cattivone verde dei Biker Mice che sembrava Galeazzi, avete presente? Il mondo destro-filo/nostalgico/leghista/impotente/(mio padre mi fa votare il rettore così prendo 30) ha bisogno di una notizia. Una notizia per contrappesare quanto successo a Napoli: il carabiniere che spara alle spalle di un 16enne per un mancato stop ad un posto di blocco è troppo di sinistra!
“Ho un’idea. Prendiamo quei 4 sparuti momenti di rabbia che hanno seguito l’omicidio e facciamo sembrare Napoli peggio di Beirut nel 1985 (lo so, è il 1982 ma il porco se l’è dimenticato).” Dice il Porco N°1, dimenticando che solo 9 anni fa a Parigi (ouì la tour Eiffel! Les Macarons!) per una cosa IDENTICA (non simile, IDENTICA, come Lavezzi a Pino La Lavatrice) la città fu messa a ferro e fuoco per settimane!
“Geniale, geniale! Ma non basta! Ci serve…ci sere…EUREKA! UN CARABINIERE SPARATO DA UN NAPOLETANO, ma un napoletano come piace a noi: SH 250, scarpe Gucci, Napul’è mille culure nell’MP3, un UZI nel pantalone e uno zio latitante.” Gli risponde il Porco N°2, alternando mezze frasi a Cric Croc di patatine che gli franano sulla cravatta.
Tutti i maiali, insieme, si tuffano dunque con la testa in una mangiatoia piena di vecchi articoli e dopo circa 50 secondi di rumori abietti, uno a caso dei tre si solleva, urlando:
“Eccolo! 8 Gennaio 2014, perfetto (l’etimologia della parola -notizia- implica il suo avvenimento prossimo nel passato, ma vabbuò)! Anche se ha 8 mesi lo ri-diffonderemo, tanto chi la va a leggere la data alla fine dello articolo, anzi: ma chi lo apre proprio sto articolo?”
Il titolo dell’anteprima facebook dell’articolo e quello sul sito non coincidono, così come la meta-description del post lascia chiaramente intendere che i due eventi siano in realtà avvenuto contemporaneamente (nonostante il refuso “avvenUva”) e non a distanza di mesi, come spiegato solo una volta aperto l’articolo (semplice clickbait?).
Grugniscono all’unisono.
“Noi lo diffondiamo, verrà ripreso da tantissime testate, tutti i mezzi fascistelli mancati con gli stessi problemi fallici del Mostro di Firenze lo condivideranno. Alla fine quello che vendiamo non è informazione ma un’immagine, un’immagine che ognuno può scegliersi in base alla figura che si è imposto. “
Nel tendone intanto un proiettore inizia a girare a vuoto ticchettando, qualcuno dice -Shhhhh-, il figlio gigante di Tatonno continua a mangiare e a cucciare Coca Cola. Lo spettacolo sta per cominciare, un’altra notizia vecchia, stantia, strumentalizzata: tutti lì col tablet in offerta a 100 euro da Mediaworld ad aspettare.
4…3…2…
