La Lega alla conquista del Sud

9 Maggio 2014
Ettore Panella
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salviniIl viaggio elettorale di Matteo Salvini in alcune località del Sud segna un punto di discontinuità con la tradizione della Lega, perchè questa scelta? Quali scenari si aprono?

Da terrone verace quale io sono non potevo non notare il pellegrinaggio elettorale del segretario della Lega nelle terre del Sud. Si tratta di un cambio di rotta? Perchè? proviamo ad analizzare le motivazioni e le implicazioni di quello che a tutti gli effetti appare un cambio di strategia.

In Italia attualmente non è pienamente rappresentata un’area dell’elettorato in fortissima espansione e che in Francia vede il gruppo guidato da Marine Le Pen mietere successi a ripetizione. Critica al sistema dei partiti, gestione rigorosa dei flussi migratori e dei clandestini, critica al sistema delle burocrazie europee, una certa insofferenza verso il politicamente corretto  sono alcuni dei punti cardini a cui questo elettorato è sensibile.
Nel nostro paese solo due gruppi  hanno la credibilità necessaria e potrebbero , (volendo), rappresentare  questo elettorato e sono:

  • il M5S che però ufficialmente si dichiara disinteressato, (cosa che a queste europee non creerà problemi evidenti ma che potrebbe essere penalizzante per le politiche a meno che Casaleggio non si faccia venire un colpo di genio);
  • la Lega che però è penalizzata dalla fortissima caratterizzazione e limitazione territoriale.

Tutto lascia supporre che Salvini dopo aver ereditato un partito in difficoltà non voglia accontentarsi di un’opera di mero salvataggio ma intelligentemente voglia occupare quell’area elettorale estremamente promettente, per poterlo fare deve necessariamente tagliare i ponti con alcuni elementi folkloristici del passato leghista, rinnovare idee e proposte e acquisire una dimensione nazionale.

Il viaggio nel Sud Italia risponde sicuramente a queste esigenze. Nonostante le scontate manifestazioni contrarie e il clima di sospetto con cui è stato accolto io credo che comunque abbia rotto il ghiaccio e se da un lato continuerà senza scomporsi a lavorare nei territori meridionali e dall’altro riuscirà nella sua opera di rinnovamento profondo della Lega allora potrà proporsi in maniera credibile a quell’elettorato in crescita anche al Sud , (e ambito da molti altri suoi competitori), attualmente orfano e in cerca di una rappresentanza affidabile.

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