Il piccolo lucio, dalla Nutella al saluto fascista, polemiche sul neomelodico – Foto

1 Gennaio 2014
Chiara Amendola
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Lucio, nutella, saluto fascistaNove milioni di visualizzazioni sul “tubo” per la sua hit e centinaia di esibizioni live solo nella sua città di appartenenza.

Non stiamo parlando di una star internazionale ma di un caso eccezionale, non isolato tra l’altro, in quell’immenso e colorito panorama rappresentato dalla musica “neomelodica” a Napoli, e in tutta la Campania: il piccolo Lucio.

Il baby cantante paffutello, amato dal web per il celebre video “A me piac a Nutell”, è al centro di alcune polemiche per una foto postata sulla sua fanpage ufficiale. Nell’immagine compare insieme alla sua famiglia, papà, sorella e fratellino, in posa nel saluto romano davanti ad una bandiera che porta la testa del Duce.

In poche ore lo scatto ha fatto il giro di tutti i social network dove gli utenti lo hanno già ribattezzato “il piccolo Ducio”.

Il piccolo Lucio, al secolo Lucio Vario, probabilmente non immagina la “potenza” scatenata dai suoi “numeri”, magari ignora anche il fatto che il suo tormentone è ormai diventato un cult per gli estimatori del trash in Italia che lo venerano al pari di un piccolo Buddah.

Per questo sta nascendo intorno a lui una piccola impresa che partendo dal “successo” scatenato da quel video paradossalmente incredibile, cerca di far soldi puntando sull’immagine del “bambino obeso”.

I risultati sono evidenti, “Nel bene o nel male purchè se ne parli”, disse Mussolini, non a caso.


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