Mastrapasqua: spunta anche la laurea comprata
Lo sfogo di Germano Milite
Non bastavano i 25 incarichi, il familismo, lo stipendio decisamente alto. No: Antonio Mastrapasqua, presidente dell’INPS, un istituto previdenziale che ha il coraggio di chiedere minimali ivs vicini ai 3000 euro l’anno anche alle partite iva che non guadagnano un centesimo, è stato preso in castagna dal settimanale Panorama e dal programma Mediaset Le Iene anche per una laurea in parte comprata (“acquistando” in particolare due esami mai sostenuti, Diritto Della Navigazione e Diritto Privato). Per questo reato, Mastrapasqua è stato condannato in via definitiva in Cassazione, con pena di 10 mesi e laurea ritirata.
Il presidente INPS, dunque, ad oggi non è dottore in Economia e Commercio come millantato dal 1984. Condannato a dieci mesi di carcere per falsità ideologica, l’alto dirigente pubblico non ha potuto confutare ciò che è stato scritto da Panorama e ripreso successivamente anche de “Le Iene”, ma ha fatto sapere di aver chiesto al senato accademico di potersi laureare di nuovo. Anche se sarebbe meglio dire per la prima volta.
MASTRAPASQUA:”SONO STATO RIABILITATO”
Inoltre, Mastrapasqua ci ha tenuto anche a precisare: “Sono stato riabilitato dal Tribunale di Sorveglianza e questo significa che è come se non fossi mai stato condannato”. E qui arriva il merdaviglioso (no: non è un refuso) miracolo italiano. Con quella “riabilitazione”, il caro presidente dell’INPS non solo sostiene di aver cancellato il reato di falso ideologico, ma ha potuto anche godere di tutti gli incarichi prestigiosi fino ad oggi ricoperti e, non pago, essere premiato con il “Best in Classe” dell’anno 2013-2014 proprio dall’Università La Sapienza.
A dimettersi e a rannicchiarsi in un angolo per la vergogna, probabilmente, Mastrapasqua non ci ha pensato proprio.
Complimenti all’allora presidente INPS. Complimenti, oseremmo dire, anche all’Università La Sapienza per il “premio” conferito.
AGGIORNAMENTO GIUGNO 2021
In data 4 giugno 2021, tramite avvocato, ci arriva una cordiale e professionale richiesta di rimozione di questo articolo dagli archivi di YOUng, invocando il “diritto all’oblio”. Considerando la notorietà del personaggio in questione, i suoi incarichi pubblici e la notizia degli esami comprati ripresa di recente anche da fonti come Panorama, Le Iene e Dagospia, ad oggi non riteniamo di poter accogliere tale richiesta.
Non vorremmo, infatti, che dopo così poco tempo una simile notizia, di interesse pubblico difficilmente negabile, sparisca del tutto dai motori di ricerca e dagli archivi dei giornali online. Pur rispettando in pieno le istanze stabilite dal diritto all’oblio ed avendo già de-indicizzato diversi articoli ospitati su questa testata quando lo abbiamo ritenuto applicabile, proprio seguendo le direttive dell’Art. 29 Data Protection Working Party (WP29) riteniamo giusto non rimuovere ancora la notizia di fatti emersi comunque in temi recenti e, per di più, connessi ad un personaggio pubblico con pubblici incarichi.