Ecco chi sono davvero i Letta: storia di una delle famiglie più potenti d'Italia

22 Agosto 2013
Maria Melania Barone
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Enrico LettaIn seguito all’inchiesta pubblicata su L’Espresso concernente i redditi dei Ministri e il rifiuto dei coniugi e parenti di rendere pubblici i propri possedimenti in seguito al cosiddetto “decreto trasparenza” voluto da Mario Monti, il sito di Repubblica pubblicò anche una mappa interattiva dei redditi dei Ministri. Oggi invece apprendiamo che Enrico Letta non guadagna più di 125 mila euro l’anno e non ha possedimenti. Insomma, è quasi un nullatenente. Ma chi è davvero la famiglia Letta?

PARTIAMO DALLE ORIGINI – Come scrisse Il Centro:

La famiglia Letta, che tanto lustro ha dato alla Marsica, è originaria di Aielli. Il capostipite, Luigi Letta (bisnonno di Enrico, ndr), faceva l’esattore.

LA FAMIGLIA LETTA E’ RINATA DALLE MACERIE – Luigi si sposò con Luisa Ranalletta e dall’unione nacquero otto figli.  Questa famiglia numerosissima andò però in contro ad un destino crudele: finì sepolta sotto le macerie del drammatico terremoto di Avezzano che, alle 07:48 del 13 gennaio 1915 rase al suolo la città abruzzese seppellendo oltre 30 mila persone (1/4 della popolazione della città che contava 120 mila anime). Il sisma non risparmiò neppure Aielli e la famiglia Letta. Rimasero sotto le macerie Luisa e tre figlie femmine, mentre i figli si trovavano in collegio a  Tivoli. Uno dei sopravvissuti fu il piccolo Vincenzo che, all’epoca aveva 12 anni. Classe 1903, si laureò all’Università di Roma alla facoltà di Legge e andò a fare praticantato nello studio De Vincentiis dove si innamorò della figlia dell’avvocato, la piccola Maria. Dall’unione nacquero altri 8 figli: Luigi, Gianni, Giorgio, Maria Teresa, Corrado, Francesca, Romana, Cesare e Adriana.

Luigi seguì l’esempio del nonno e oggi è avvocato e dirigente di Assitalia a Milano. Gianni Letta si gettò in politica nella destra repubblicana mentre Giorgio è diventato un importantissimo matematico italiano. Da Giorgio è nato Enrico, attuale Presidente del Consiglio che ha una storia davvero peculiare.

LA FAMIGLIA DI ENRICO LETTA

Gianna Fregonara, la moglie del premier ed ex redattrice del Corriere della Sera ne ha fatta di strada da quando fu notata dal capo della cronaca di Milano. Fu inquadrata con un contrattino precario e seguiva i casi di cronaca locale della periferia del capoluogo lombardo.

Superò la selezione alla scuola di giornalismo del Corriere della Sera dopo una laurea in Giurisprudenza alla Statale di Milano. Non ostentava la sua bellezza quanto la sua bravura, ma decise di cambiare settore dopo il matrimonio con Enrico Letta. Da una biografia pubblicata sul Corriere della Sera emerge che:

Con Letta si sono sposati a Biella, hanno tre figli: Giacomo, Lorenzo e Francesco. Vivono a Roma, a Testaccio, nel palazzo detto il “Cremlino” perché sede un tempo di una storica sezione del Pci romano.

Ma a parte questo ricordo della moglie che, per intenderci, è solo un’acquisita, la famiglia Letta è la famiglia più trasversale che ci sia.

Gianni Letta è il braccio destro di Berlusconi e zio di Enrico Letta che invece è la pupilla di Prodi. Tutti primi della classe. Tutti fuori classe. Il cugino più grande di Enrico, Giampaolo Letta, controlla il 17% del mercato cinematografico ed è amministratore delegato della Medusa Film, produttore, co-produttore si occupa della gestione delle sale cinematografiche e della distribuzione.

Il padre di Enrico Letta, Giorgio invece vive con la famiglia a Colignola in provincia di Pisa. Insegna all’Accademia dei Lincei una materia davvero poco conosciuta ma molto applicata: calcolo delle probabilità. L’Accademia dei Lincei è stata fondata nel 1603 ed è la più antica accademia scientifica del mondo e massima istituzione culturale italiana.

Continuando ce ne sono molti altri: la zia Maria Teresa era vicepresidente della Croce Rossa Italiana e insegnava francese al liceo. Luigi Letta invece è dirigente di Assitalia a Milano. Il meno conosciuto è invece Cesare Letta, un cugino di Enrico: si è laureato alla normale ed oggi insegna Storia Romana all’Università, ma è uno degli archeologi più celebrati d’Italia.

DALLA MARSICA AL “CREMLINO”: L’ASCESA DI ENRICO LETTA

Alla fine c’è il precoce, Enrico Letta che abbiamo imparato a conoscere. Dal 1997 al 1998 è stato vicesegretario nazionale del PPI (Partito Popolare Italiano) che pochi ricorderanno: era il partito fondato nel 1994 contemporaneamente alla discesa in campo di Silvio Berlusconi e nato in seguito ad un’opera di rinnovamento della Democrazia Cristiana. Enrico Letta si colloca a sinistra eppure ha attraversato fazioni politiche che hanno combattuto la sinistra comunista anche dopo il periodo rovente degli anni ’70-’80.

Il 20 Agosto scorso ha compiuto 47 anni ed è il più giovane Presidente del Consiglio e Ministro della Repubblica italiana. Un Presidente di sinistra che parla in modo armonico anche con la destra; un Presidente che sbuca dal ventre della Democrazia Cristiana nata sotto la benedizione di Alcide de Gasperi al termine della seconda guerra mondiale, quella DC profondamente anticomunista che ha vissuto in prima persona la morte dell’unico democristiano che ha voluto un dialogo con il PCIAldo Moro, ex segretario nazionale della DC dal 1959 al 1964.

Scelta simbolica quindi quella di abitare la sede del Cremlino, uniche spoglie di quel che rimane del Comunismo di una volta.

L'AUTORE
Giornalista pubblicista nasce a nel cuore di Napoli ma vive in molte città italiane, dopo aver compiuto studi umanistici si interessa al mondo editoriale con particolare attenzione alla politica, ambiente e geopolitica.
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