La querelle su "chi cala le mutande": Laura Ravetto minaccia di querela Aldo Busi
La tv: c’è chi la ama e chi non ne può più. E il tema su cui si discuteva presso lo studio de La Guerra dei Mondi era incentrato su quanto le donne farebbero carte false per apparire in televisione, quanto le rispettive famiglie le aiuterebbero ad entrare in un mondo che sembra essere ormai diventato senza etica. Insomma il dibattito si apriva sul: “Siamo tutti puttane!” gridato a squarciagola da Ferrara in difesa di Berlusconi su un popolo di mamme che gridava: “Bando ai moralismi! Io mia figlia ce la manderei ad una cena con B!“:
Ma esiste un modo per rendere improvvisamente banale una discussione incentrata su un tema così importante… Basta urlare un pò, minacciare di querela, suscitare l’offesa con battute di spirito di basso gusto ed ecco che il gioco è fatto: aumenta l’audience e il telespettatore non ci ha capito niente. La confusione talvolta è funzionale allo spettacolo, ma dipende che tipo di spettacolo si cerca di offrire. Quando la confusione poi ha il gusto del litigio, allora tutto diventa più facile.
I FATTI – In uno studio dove il pubblico può intervenire e gli ospiti liberamente discutono con battute di spirito sulla degenerazione della tv Italiana, abbiamo un Pippo Baudo davvero fuori dal comune che provocatoriamente chiede a Laura Ravetto: “Ma mi dica Lei, chi ha contribuito ad abbassare così tanto il livello della tv? Non voglio i nomi…” – e dopo un pò Baudo ha aggiunto provocatoriamente – “Mi bastano i cognomi!“. Una provocazione che mette in seria difficoltà la Ravetto che si sente (chissà perchè) chiamata in causa e sorride rispondendo: “Non cedo alle provocazioni“.
Come se non bastasse dopo un pò l’attrice Veronica Gentili si scaglia contro le donne che hanno deciso di scendere a compromessi e la Ravetto interviene gridando: “Non mi fregate anche se stiamo su Rai 3!”. A quel punto interviene Aldo Busi a dire in modo provocatorio:
E’ chiamato l’obolo del sofà e risale agli anni ‘60 e viene pagato dalle donne ma anche dagli uomini. Io mi meraviglio del discorso dell’onorevole perché sembra quasi invidiosa della Gentili che non ha mai calato le mutande perché dice: “Ma come, io è una vita che vado in giro senza, e nessuno mi ha mai chiesto di calarle!”.
Questa la frase che ha scatenato una diatriba incredibile. A una frase del genere la Ravetto decide di cedere alla provocazione, ma non rispondendo a tono o facendo notare quanto sia basso offendere, bensì con la decisione istantanea di abbandonare lo studio:
Lei è querelato e io vi saluto, Lei è querelato e io vi saluto!
A quel punto David Parenzo ha fatto di tutto per riportare in studio l’onorevole, chiedendo scusa continuamente a nome della trasmissione e costringendo Busi quasi in modo forzato a chiedere scusa all’onorevole. Ma Busi non ha ceduto ripetendo più volte che si trattava di una battuta di spirito. Del resto, come ha sottolineato lo stesso Parenzo, Busi è un provocatore, ma ha gridato subito dopo la pausa pubblicitaria:
Quando c’è offesa, non c’è gusto!
Un provocatore lo è di certo al punto che una decina di minuti prima aveva detto che delle studentesse si erano calate le mutande per far vedere i condilomi e le malattie veneree che avevano a causa del troppo sesso in libertà.
NON E’ FINITA – Baudo cerca dietro le quinte di riportare la Ravetto in trasmissione placando così i toni, ma niente da fare. Le ultime parole andate in onda pronunciate dal famoso conduttore sono: “La prego Ravetto torni”. Niente da fare. Lo spettatore attende la pausa pubblicitaria per vedere se almeno Baudo ha fatto effetto sulla Ravetto ma quando dallo studio tornano in onda si assiste ad un’altra frase sconcertante pronunciata dal rapper Rocco Hunt:
Mi dispiace che la Ravetto se ne sia andata, secondo me era davvero senza mutande, poverina..
Insomma anche Hunt credeva di aver fatto una battuta di spirito ma si è ritrovato Baudo, uno dei padri della tv italiana a dirgli con sincerità dall’alto dei suoi capelli bianchi:
Hunt…
eh…
Ma che cazzo dici?
Una puntata del genere si potrebbe commentare in tutti i modi e di certo il tema era importante. Lo si potrebbe trattare con serietà, ma ci rendiamo conto che, quando si parla di “Siamo tutti puttane” è difficile non cadere nel trash. Tuttavia, al di là di ogni commento ci sembra doveroso tornare alla domanda iniziale fatta da Baudo alla Ravetto: “Ma mi dica Lei, chi ha contribuito ad abbassare così tanto il livello della tv? Non voglio i nomi… Mi bastano i cognomi!“.