Una attivista di Time4Life racconta….
Quello che pubblichiamo è un bel post, scritto da Anna Farina, un’attivista di Time4life, un’associazione costituita, per portare aiuti in Siria, da Elisa Fangareggi, che in pochi mesi ha coinvolto attivamente centinaia di attivisti nella maggioranza delle città italiane, e che, un paio di volte al mese, trasporta direttamente gli aiuti raccolti nei campi profughi siriani. Il post è stato scritto dopo che sono state rese pubbliche le dimissione della maggior parte dei componenti del consiglio direttivo dell’associazione per motivi che non sono ancora noti.
“Ho passato il mio week end a smistare vestiti per bambini… a fare mucchietti di 4 o 5 indumenti con l’etichetta che indica l’eta’ e il sesso… “cosi’ quando vado al campo a fine settembre mi sara’ piu’ facile distribuirli…” pensavo. E poi ho fatto 4 scatoloni di peluches, saranno un centinaio… e sorridevo da sola pensando alle faccette i quei bambini quando glieli daro’…
Io conto i giorni che mi separano dal mio prossimo viaggio in Siria… non vedo letteralmente l’ora di ripartire con Elisa, Renato, Cristina, (Stefania per ben note ragioni questa volta purtroppo non ci sara’ )… a me questa esperienza, queste persone, hanno cambiato la vita… letteralmente.
Io queste persone al campo le ho viste lavorare instancabilmente, gli scatoloni che la gente spedisce, li ho raccolti dal nastro dell’aereoporto insieme a loro, li ho aperti dentro al relief office e ho aiutato a distribuire il loro contenuto in tante piccole mani…
… e ho visto le facce, le espressioni di Elisa, Renato, Stefania, arrabbiarsi se qualcosa era fatto in modo imprudente, impazzire dalla gioia se un bambino che il viaggio prima stave male era guarito, panicare perche’ non riuscivamo a trovare nella scatola dei medicinali le vitamine e i sali minerali da dare ad un piccolino completamente disidratato che non riusciva nemmeno a reggere la testa.
Ho visto il lato umano di persone che su Facebook sono solo nomi che molti purtroppo conoscono solo via chat, ma che li’, di fianco a me, avevano un semplice ed unico fine: aiutare i bambini, con tutta la forza e la determinazione di cui un essere umano può essere capace…
Queste sono persone che ho visto con il volto contratto nel vedere la sofferenza su quelle minuscole faccine, io queste persone le ho viste portare aiuto al cuore dei bambini… le persone che ho conosciuto io si siedono per terra e se li abbracciano i bambini, li prendono in braccio, li baciano anche se sono pieni di pidocchi, cantano con loro una canzone, fanno il girotondo, fanno sentire amati bambini che passano la loro vita a venire allontanati da tutti anche dai loro genitori perché danno fastidio,… e allora comprare 4 scatoloni di biscotti nelle bancarelle del campo e darli a tutti di mano in mano insieme a una carezza, cercando di non essere travolti, allora anche quel piccolo gesto non solo riempie lo stomaco ma anche l’anima. e poi quante carezze, quanti baci, quanti abbracci abbiamo dato?… tanti, tantissimi…
Anche questo è T4L, soprattutto questo è T4L… ma è, nella mia esperienza, anche serietà e trasparenza e io di loro mi fido, incondizionatamente… al punto da avere varcato il 6 maggio il confine di un paese in guerra mettendomi completamente nelle loro mani, lasciando a casa mio marito e le mie bambine. Io ci vedo tanta voglia di fare in queste persone, tanta onesta’, tanta bontà di cuore… e se a volte qualcuno non condivide i metodi, se pensa che le cose dovrebbero essere fatte diversamente, scusateci… facciamo anche noi degli errori (mi ci metto anche io che magari vi sto annoiando con questo racconto) ma vi assicuro che il fine viene raggiunto al mille per mille e la felicita’ dei bambini quando Elisa e gli altri arrivano al campo dovrebbe esserne la prova migliore.“
Post di Anna Farina nel gruppo aperto di Facebook Time4Life
a cura di Angelo Gabrielli – Osservatorio Italo Siriano