Fatebenefratelli di Milano: l'ospedale con un occhio di riguardo
Un esempio conctreto di sanità che funziona, in cui non bisogna ‘conoscere’, in cui vi è chiarezza.
di Andrea Bossoni
Ci sono persone che vivono molti stress nella loro vita. Una vita veloce, talvolta troppo per prendersi cura della propria salute. Ci sono giorni, brutti, in cui ci si sveglia e si perde la vista ad un occhio o ad entrambi, così, all’improvviso. Di solito a uno quando si è fortunati. Neurite ottica, glaucoma, degenerazione della macula e molto altro. Esistono più di diecimila patologie oculari. E ne esistono di gravi e invalidanti o croniche.
Nella riflessologia plantare e nell’agopuntura, due discipline della medicina tradizionale cinese, oggi rinominata per l’Occidente farmaco-dipendente « medicina alternativa », l’occhio corrisponde al fegato. Il fegato smette di funzionare quando il sistema nervoso è costantemente sottostress. L’occhio e il fegato sono collegati a un sentimento di rabbia. Un eccesso di rabbia che in molte situazioni deriva dalle frustrazioni accumulate in mesi o anni che più o meno tutti, nel corso dell’esistenza, subiamo sotto il peso di pressioni, paure, mancanze affettive, traumi, eccetera.
La progressiva perdita della vista causata da molteplici fattori, previ esami del caso, si può curare con l’agopuntura (metodo del danese John Boel, www.acunova.dk), con la chiropratica attraverso il riallineamento dell’atlante (prima vertebra cervicale della colonna, C1) oppure con la medicina tradizionale.
A Milano, nella mia città piena di glamour e lustrini, ci sono anche quelle realtà concrete che migliorano la qualità di vita di tante persone comuni che hanno perso la vista perché troppo sensibili o troppo stressate. C’è una struttura ospedaliera che si chiama « Fatebenefratelli », l’ospedale Oftalmico specializzato per chiunque abbia un problema legato alla vista.
In questa struttura conosco personalmente alcuni professionisti che si occupano con passione e dedizione di tutti i loro pazienti. Lo so per esperienza personale, perché ho perso la vista e poi l’ho ritrovata, perché mia madre ha perso la vista e ancora non l’ha ritrovata, ma c’è una speranza che la recuperi. E la speranza per mia madre e per molte altre persone ha un indirizzo fisico : via Castelfidardo, 15.
Spalancate le porte di un Pronto Soccorso che lavora instancabilmente 24 ore su 24, trovate tutti i reparti e dipartimenti non solo di Oculistica. Nella seconda divisione di Oculistica (Oculistica II) dove si trattano le patologie oculari più complesse, un affiatato team di medici oftalmologi affiancato da personale infermieristico e paramedico, si prende cura con grande umanità di centinaia di pazienti che ogni giorno affluiscono a tutte le ore fin dal primo mattino. Dalle 8 l’ospedale si riempie e cominciano gli esami, i campi visivi, le visite specialistiche. All’accettazione, tra il Pronto Soccorso e l’Oculistica, un infermiere in particolare rimane impresso per la sua carica di simpatia innata : si chiama Tito e sembra un capo Cherokee, ma parla un fluente italiano. Oltre a lui, un’armata di decine di infermieri e parainfermieri si da il cambio continuo tra turni diurni e notturni : l’armata in questione presidia l’accettazione, i corridoi, il reparto per le degenze e ognuno vi accoglie con un sorriso che fa pesare meno la ragione per cui ci si trova lì e non senza un senso di ansia per l’incertezza della diagnosi. Le sale d’attesa sono sempre strapiene, le espressioni delle persone sono sempre le stesse, ma dopo ogni visita tutti escono con un ritrovato senso di sollievo e serenità interiore. I medici della Seconda Divisione di Oculistica diretta dal Dottor Seidenari sono tutti molto professionali e trattano i pazienti con riguardi e attenzioni che non diminuiscono con l’aumentare del loro numero o il passare delle ore. In base alla patologia di cui soffrite, troverete ad accogliervi il Dottor Capitani, la Dottoressa Chiama, la Dottoressa Serpieri e ancora altri, tutti competenti e scrupolosi.
L’ospedale, oltre a garantire una qualità molto alta nel personale e nei servizi, dispone di un Comitato Etico, di un Bollettino che informa tutti dei progetti volti a migliorare il benessere delle persone in una molteplicità di attività e iniziative di carattere medico, ma non solo. Ci sono molte altre realtà in un microcosmo che si ramifica per raggiungere ogni persona e per risolvere ogni tipo di problematica. Se anche voi avete un familiare, un parente, un amico o un compagno che soffre di una patologia legata alla vista, potete recarvi con lui o lei presso il Fatebenefratelli : troverete non solo l’assistenza e le cure adeguate in tempi relativamente brevi, ma anche l’accoglienza, la gentilezza, la disponibilità e soprattutto una professionalità che rendono questa struttura una delle migliori a Milano e in Italia. Qualità di servizi, personale medico e paramedico specializzato e altamente competente, pulizia e un sorriso sempre pronto a riaccendere una speranza nei vostri occhi un po’ bistrattati.
Se prima di andarci volete saperne di più, potete cliccare su : http://www.fbf.milano.it e saprete di poter contare sempre su una struttura con un occhio di riguardo per voi e per i vostri cari.