Il coito interrotto causa problemi prostatici

4 Febbraio 2015
Imma I.
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infiammazione-prostata

Non tutti gli uomini sono a conoscenza delle regole basilari per mantenere la prostata giovane e possibilmente senza particolari problemi di salute.
Siccome noi di YOUng ci teniamo al vostro benessere psico-fisico abbiamo deciso di iniziare un percorso informativo sui problemi legati all’apparato genitale maschile e ai conseguenti problemi sessuali che possono derivare da una cattiva gestione del vostro apparato riproduttore.
Uno dei metodi anticoncezionali più utilizzato (ma anche uno dei meno efficaci, come dimostrano recenti studi, ndr) è di sicuro il coito interrotto, cioè la pratica di uscire fuori dalla partner prima della eiaculazione.
Questa pratica innanzitutto non è sicura come contraccettivo perché l’emissione di liquido lubrificante pre-eiaculatorio, prodotto dalle ghiandole di Cowper, è risultato contenere nel 37% dei casi piccole quantità di sperma mobile che può provocare gravidanze indesiderate.
Secondo l’indice di Pearl (la tecnica più comune in statistica clinica per misurare l’efficacia dei metodi contraccettivi, ndr) è il metodo meno sicuro in quanto si hanno dalle 10 alle 18 gravidanze indesiderate ogni 100 donne in un anno.
Inoltre non garantisce nessuna protezione nella prevenzione dalle malattie veneree.
A tutto questo si aggiunge la possibilità anche elevata, per gli uomini di tutte le età, di incappare in una prostatite.
Per questo aspetto ho fatto qualche domanda al dottore Giuseppe Dalena, urologo e andrologo, che gentilmente mi ha risposto fornendomi quante più informazioni possibili a riguardo.
Il dottore sarà presente anche per i prossimi argomenti che andremo a trattare.

Dottore può spiegarci in che modo il coito interrotto può portare problemi alla prostata?
Lo stimolo all’eiaculazione va sempre assecondato, mai interromperlo volontariamente, in quanto se si interrompe lo stimolo eiaculatorio si può avere reflusso intraprostatico di spermatozoi che porta a infiammazione prostatica.
Cioè bloccare la naturale eiaculazione induce una forzatura con microlesioni delle strutture prostatiche che a lungo andare possono portare a reazioni infiammatorie, come le prostatiti.

Gli uomini sono al corrente di questo rischio?
In molti casi no, ed è bene far sapere loro a cosa vanno incontro se la pratica si ripete a lungo nel tempo. È giusto che siano informati anche i ragazzi più giovani, ai primi approcci sessuali.
La prostatite può essere molto fastidiosa e dolorosa.

Quali sono i sintomi di una prostatite?
Febbre, con temperatura oltre i 38,5° C, spossatezza, brividi, elevata frequenza di minzioni con difficoltà e bruciore. Ovviamente se non curata bene può diventare cronica.

Quindi lei sconsiglia questa pratica?
Direi di sì, non è efficace come metodo contraccettivo, non aiuta il rapporto sessuale in quanto si interrompe bruscamente lo stato di eccitazione della partner, non protegge da malattie veneree e può causare seri problemi se praticato ripetutamente.

In effetti il coito interrotto dà un enorme potere all’uomo che deve sapersi controllare. La donna è totalmente affidata alla sua capacità di uscire in tempo. È sconsigliato quindi se si tratta di partner occasionali o alle prime armi.
Freud si era occupato di questo tema in un suo scritto del 1895, Ossessioni e fobie, e lo collegava allo sviluppo della nevrosi d’angoscia per le donne, in particolare laddove “il marito (…) interrompe il contatto (…) senza preoccuparsi dello stato di eccitazione della moglie”.
Forse è il caso di lasciare il coitus interruptus in soffitta e di affidarsi ai metodi contraccettivi più sicuri quali il preservativo e la pillola, non solo per evitare gravidanze non volute, ma anche per proteggersi da eventuali malattie e mantenere la prostata giovane e ben funzionante.

Imma I.

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