L'amore e il tradimento spiegati dallo psicanalista Massimo Recalcati

21 Marzo 2014
Erminia Voccia
Per leggere questo articolo ti servono: 6minuti

recalcatiMassimo Recalcati, psicanalista molto stimato, ha presentato sabato scorso il suo ultimo libro Non è più come prima, Elogio del perdono nella vita amorosa alla trasmissione Che tempo che fa. Intervistato da Fazio, ha risposto ad alcune domande riguardo il sentimento d’amore ed il tradimento, visti dalla lente dell’analista.

Cos’è l’amore. Recalcati quando parla di amore, si riferisce ad un sentimento sincero e assoluto, che punta al “per sempre”. L’amore, egli dice nel suo libro, è il desiderio dell’eterno, ogni vero amore punta all’assoluto, punta al per sempre. Purtroppo una delle grandi menzogne del nostro tempo è credere che il nuovo sia sempre meglio del precedente, e questo vale anche per la vita amorosa dell’individuo, per cui si è sempre convinti che prima o poi arrivi un nuovo partner o possa sopraggiungere un nuovo amore, che spezza il legame precedente. Pasolini, ha affermato Recalcati, ci ha insegnato a diffidare dei falsi miti. Nella società odierna c’è il mito del nuovo, per cui ogni persona è portata a credere che anche l’amore sia “a scadenza”, sia come neve al sole, che prima o poi si scioglierà. Per Recalcati, tuttavia, è la fedeltà ciò che rinnova l’incontro con la persona amata e rende possibile ciò che pare impossibile, cioè che un amore duri molto a lungo.

L’incontro d’amore. L’incontro d’amore è pura accidentalità, ha affermato Recalcati, può avvenire ad una festa, per strada, o sulle scale dell’università, ma avviene sempre per caso, e quando avviene l’esperienza che gli amanti fanno del mondo cambia completamente. Il mondo non appare più come prima, nasce una seconda volta grazie all’incontro d’amore. La visione del mondo cambia perché da singola e individuale diventa duale, e gli amanti, che si sono incontrati per caso, esercitano su loro stessi uno sforzo teso a trasformare il caso in un destino. Non è una coincidenza, a detta dell’analista, che subito dopo l’incontro d’amore, si vada a consultare l’oroscopo, per vedere se anche nelle stelle era scritto che quell’incontro doveva avvenire. Tuttavia ha sottolineato Recalcati, noi sappiamo benissimo che nelle stelle non c’è scritto nulla, e sappiamo anche che nessun patto, nessun dio garantiranno che quell’amore, che stiamo vivendo, sia per sempre. Eppure, nonostante tutto questo, la vocazione di ogni vero amore, di ogni amore radicale, che scommette tutto, senza riserve, è che duri in eterno. Recalcati definisce questo tipo di sentimento “un’esposizione assoluta” dell’individuo.

Un amore alla volta. Fazio ha chiesto allo psicanalista se, quando arriva un amore nuovo, la rinuncia a tale sentimento non sia forse anch’essa una forma di tradimento, ammettendo il caso che la felicità non sia più contenuta nell’amore precedente. Citando lo stesso Recalcati, Fazio gli ha fatto notare di aver usato l’espressione “ogni amore”, lasciando intendere che nella vita ce ne siano diversi. Recalcati ha risposto affermando che l’amore è sempre “un amore alla volta”, cioè che si ama sempre una persona alla volta, anche se può esistere il caso in cui l’amore sia rivolto verso due oggetti diversi, ma ciò con costituisce la regola. Recalcati fa sempre riferimento all’amore radicale e assoluto, per cui questo sentimento non può che essere per un’unica persona. Parlando da analista, e considerando i casi da lui studiati, Recalcati ha riportato le parole dei suoi pazienti. Quando un paziente dice: “mi sono innamorato”, alla domanda dell’analista, che gli chiede di cosa in particolare si è innamorato di quella determinata persona, il paziente risponde: “di tutto”. L’elenco delle caratteristiche della persona amata, che il paziente presenta al suo analista non è mai sufficiente a spiegare perché la si ama. Anche Lacan, psichiatra e filosofo francese, ha ricordato Recalcati, diceva che in fondo quando si ama davvero qualcuno, si ama tutto di lui o di lei, comprese le sue manie, i suoi difetti, la geografia del suo corpo, il colore dei suoi capelli, o anche l’assenza di essi. E’ questo interminabile elenco di motivazioni che rende la persona amata insostituibile. Inoltre per Lacan, ha affermato Recalcati, “l’amore della vita” non esiste, ma l’amore è sempre “amore per il nome”. L’amore esiste sempre nella sua particolarità, ed è ad esempio, “amore per Valeria”, “per Giorgio”, “per Francesca”. Ogni amore è diverso dall’altro, e questa specificità rende l’amore fedele.

Il tradimento ed il perdono. La parola perdono è assente dal campo della psicanalisi, ma assai frequente, ha commentato Recalcati, nei discorsi dei pazienti sul divano dell’analista. Pazienti, che per la maggior parte, il 70-80%, sono donne, le quali, ritiene Recalcati, hanno una vita psichica assai più complessa e “labirintica” degli uomini, che invece, a suo dire, funzionano in maniera più “idraulica”. Recalcati nel suo libro si riferisce al perdono del tradimento in amori che hanno segnato la vita dell’individuo. Di fronte al trauma del tradimento, e Recalcati non a caso lo definisce tale, la domanda da porsi è “è possibile perdonare?”. Il tradimento, si legge nel libro, è il venir meno ad un patto, ad una promessa, che gli amanti hanno stipulato tra di loro. Recalcati però ritiene che la possibilità di venir meno a quel patto, che non è necessariamente il matrimonio, è contenuta nel patto stesso. Nel momento in cui stipuliamo un patto con la persona amata, introduciamo la possibilità di essere smentiti dai fatti. Chi stipula un patto, nel momento stesso in cui lo fa, non è più lo stesso, e non sarà lo stesso che dopo dieci anni si innamora di un’altra persona. Il tradimento dunque, con la rottura del patto d’amore, provoca la perdita della fiducia e genera nell’individuo quella sensazione che nulla sarà più come prima. Il tradimento inoltre, comporta la de-idealizzazione del partner e la perdita della visione del mondo a due, per cui dopo di esso, si cade nell’abbandono assoluto, che talvolta porta anche alla depressione. Per Recalcati, di fronte a tale trauma, (che per certi versi, è simile ad un lutto, perché si perde la persona amata, in quanto questa scompare dalla nostra vista) sono percorribili due strade. La prima è quella del perdono, a cui è dedicato il libro, perdono che Recalcati elogia e considera un miracolo, perché rende possibile il ricominciamento della vita amorosa. La seconda opzione invece, è il rifiuto, cioè l’impossibilità di recuperare e di perdonare, non per orgoglio ferito, ha spiegato l’analista, ma per fedeltà a quell’ideale di mondo che insieme si era costruito.

L’amore omosessuale. Recalcati in altri suo studi si è interessato anche di amore omosessuale. Facendo proprio il pensiero di Lacan, egli ritiene che la scelta del sesso avvenga attraverso una mediazione tra l’anatomia e i condizionamenti sociali, che si realizza a livello soggettivo. Il termine sesso viene sostituito da Lacan con quello di “sessuazione”, che appunto implica il fatto che l’individuo interpreta a proprio modo, contesta per certi versi, i condizionamenti della famiglia e della cultura e la propria anatomia. Secondo Lacan ogni amore è eterosessuale, perché è amore della differenza, del diverso, che è altro da sé, e ciò vale anche nel caso in cui nel rapporto d’amore siano implicate due lesbiche, due omosessuali o due persone di sesso diverso.

La scoperta di Recalcati è che il nuovo ha “sempre la stessa faccia dell’insoddisfazione”, volendo citare le sue parole. Dopo ogni storia, il paziente si accorge che con l’ex partner si credeva sarebbe stato diverso, ed invece è finita comunque. Il nuovo che ci aveva attratto si rivela un falso mito. Un altro mito dei nostri tempi per Recalcati è la libertà, anch’essa menzognera per l’uomo, che desidera e ha bisogno dell’altro, che dipende dall’altro, che è nulla senza l’altro.

L'AUTORE
SOSTIENI IL PROGETTO!
Sostienici
Quanto vale per te l’informazione indipendente e di qualità?
SOSTIENICI