La discriminazione degli ebrei etiopi in Israele
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Esiste anche un altro Israele, quello che non conoscete, quello che discrimina la sua stessa gente. Non solo Palestinesi dunque, ma anche ebrei etiopi, di nobilissime origini, discendono infatti da re Salomone. Parliamo dei Falascia che furono portati in Israele mediante tre operazioni dei servizi segreti e del Mossad tra il 1984 e il 1985. Ma da allora, nonostante il sangue ebreo che in loro scorre da tempi biblici, nonostante la decimazione degli stessi Falascia in fuga dall’Etiopia verso i campi profughi sudanesi, furono dapprima emarginati dalla popolazione ebrea di Gerusalemme, poi furono, in alcune occasioni anche repressi senza motivazione. Episodi di razzismo che a fatica ci si aspetta dalla popolazione ebraica, abituata da millenni ad abitare zone vaste della terra tutte distanti tra loro. Ma incredibilmente il razzismo prende le sue forme, in ogni luogo, in ogni popolo, in ogni cultura: e così nel maggio scorso, due poliziotti ebrei decisero di picchiare ferocemente Demas Fedakeh, un Falascia appunto. Da quello scontro ci fu una vera e propria rivolta degli ebrei etiopi che si diedero, stanchi dell’emarginazione, ad episodi di vandalismo a Gerusalemme. Il bilancio fu di 63 feriti e 43 arresti. 55 solo i poliziotti ebrei feriti durante gli scontri.