Tracce di vita nello Spazio
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Tracce di vita su Marte e sulla Cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Su Venere invece si conclude la missione Venus Express, altro pianeta in cui era presente l’acqua in passato. Oggi il pianeta è più caldo di un forno da cucina e la sua densa atmosfera è ricca di sostanze tossiche.
Curiosity, dopo due anni di lavoro nel cratere marziano Gale, ha rilevato recentemente tracce di metano nelle rocce. Questo gas è indizio di forme di vita attuali o precedenti? Potremmo scoprirlo più presto di quanto pensiamo. Questa scoperta si deve agli ultimi due mesi di campionamenti delle rocce marziane. Si tratta di “metano fluttuante”, i cui valori registrati si dissipano dieci volte a grande velocità. La causa di questo fenomeno è ancora sconosciuta.
Tra i dirigenti dell’ESA c’è chi non si stupisce più di tanto, come Enrico Flammi:
«La presenza di picchi di concentrazione di metano su Marte non è una novità, si riscontrarono concentrazioni di metano in alcune parti della superficie marziane … Il dato innovativo è che quello era un dato ottenuto in “quota”, dall’alto verso il basso, mentre ora è stato riscontrato da un’analisi compiuta dal rover della Nasa dal basso verso l’alto. Inoltre permette di escludere una delle possibili tre cause per la produzione di queste concentrazioni di metano: quella vulcanica. Infatti il cratere di Gale non riscontra presenza di attività vulcanica nel passato di Marte».
Paul Mahaffy, della NASA è ancora più prudente:
«E’ solo la misurazione di un singolo punto per cui è troppo presto saltare a conclusioni affrettate … Quindi tutto ciò che possiamo realmente fare è essere aperti alle possibilità. Certamente dovremmo avere una mente aperta. Forse ci sono microrganismi su Marte che producono metano, ma non si può dire che con certezza. E’ solo speculazione a questo punto».