Cartoni animati…per mamma e papà
Una delle cose più belle di avere un figlio è quella di acquisire il diritto di guardare i cartoni animati. Prima di Riccardo il nostro zapping si fermava al canale 39 del digitale terrestre. Poi è arrivate lui e un giorno, nell’estremo tentativo di distrarlo e riuscire a lasciarlo un poco in autonomia, siamo finiti sul canale 43, Rai Yoyo. Da allora almeno una volta al giorno la nostra tv del salotto è accesa sui cartoni con, davanti at grande schermo, la sua sdraietta che dondola.
Diciamo però la verità: la maggior parte delle volte a seguire le storie siamo più io e il papà cha non lui, il quale spesso sì distrae con i pupazzi o guarda intorno.
È un alibi perfetto quello di avere un bambino. Scopri finalmente una tv che non ti da brutte notizie, facile da seguire, colorata, divertente, allegra.
All’inizio ci siamo appassionati a La casa delle api. La sigla era così bella da impararla a memoria e quando lo hanno tolto dalla programmazione Riccardo., di soli cinque mesi, non se n’è neppure reso conto mentre io e il papà ci siamo rimasti malissimo.
Lui, e non intendo il bimbo, ma il padre, si è appassionato di brutto al Treno dei dinosauri che c’è ogni giorno verso le 12. Una volta mi è venuto il dubbio anche che fosse rientrato prima dal lavoro per vederlo.
Il bambino si era addormentato e lui era lì, seduto sul divano, tutto preso dalla storia e dalle figure dei dinosauri e quando gli ho detto “spegni pure che dorme” mi ha guardato con aria severa a mi ha detto “No! Sto seguendo!”.
Ma di cartoni animati che ti lasciano incantati ce ne sono molti, dal Piccolo principe, passando di Peter Pan fino alla Principessa pelouche. Riccardino lì segue poco, dopo un poco, essendo molto piccolo, si stanca e piange. Allora lo prendo in braccio e lo consolo, lui spalle alla tv e io che mi seguo la fine della puntata.
Qualche fine settimana fa la scena era da fotografare: io e suo padre sul divano, fissi a seguire la puntata di Peter Pan, lui, sotto di noi nella sdraietta che, invece di vedere la televisione guarda noi, come a pensare “ma guarda questi due che si divertono con i cartoni dei bimbi piccoli”.
Mio marito mi confessa spesso che non vede l’ora che diventi più grande per passare al canale con i cartoni più adatti, come le Tartarughe Ninja e altri di supereroi. Quando ho preso in biblioteca il cd con le musiche dei cartoni, quelli sempre verdi, alla fine lo abbiamo ascoltato più noi che non lui. Per non parlare dei negozi di giocattoli nei quali fingiamo di andare con lui il quale, però, dorme nel passeggino mentre suo padre sbava davanti alle piste e ai trenino chiedendomi continuamente quando arriva il momento di farlo giocare con quelli.
I figli, è innegabile, ti fanno tornare un poco bambini ed è bellissimo.