IMG_4735 (Small)Secondo quanto riportato dalla BBC l’interrogativo è diventato prepotente dopo che il Dacorum Borough Council, tribunale governativo locale della contea inglese di Herts, ha diffidato l’azienda Independent Placenta Encapsulation Network (Ipen) dal continuare a produrre e commercializzare frullati e compresse a base di placenta.  Secondo la Ipen  la placenta trattata nella loro fabbrica, correttamente conservata a 8 ° entro 4 ore dal parto è assolutamente priva di rischi , e la fondatrice asserisce che mangiare placenta aumenterebbe la produzione di latte materno, aiuterebbe a combattere la depressione post-partum, migliorerebbe l’umore generale regalando benessere diffuso.

La placenta contiene:

– Gonadotropina
– Prolattina 
– Ossitocina 
– Interferone 
– Cortisone 
– Le prostaglandine
– Emoglobina 
– Gammaglobuline 
– Fattore di inibizione Urochinasi & Factor XIII 

im-300x225Altissimo invece è il rischio di contaminazioni batteriche, prima fra tutte quella da Stafilococco aureo ( presente nella vagina del 10% delle donne), l’altrui placenta è veicolo di infezioni per le altre mamme che la assumono sotto forma di pastiglie o frullati. Il verdetto della corte inglese sarà decisivo nell’orientare un’abitudine sempre più in voga.

QUALCHE PARERE INTERNAZIONALE SULLA PLACENTOFAGIA

Nicola Di Daniele, docente di scienze tecniche e dietetiche applicate a Tor Vergata

La placentofagia è una moda attuale, recuperata dall’antica medicina cinese, dove veniva indicata come benefica per la depressione post partum  ma non ci sono prove scientifiche che mangiare la propria placenta porti alcun beneficio

Valérie Supper, ostetrica libera professionista a Sélestat (Alsace)

La placenta è ricchissima di vitamine. Non ci sono ancora studi su questo punto, ma l’esperienza ci insegna che, indirettamente, la placenta ha degli effetti benefici sul nostro organismo

Dottor Philippe Deruelle, ginecologo-ostetrico all’ospedale “Jeanne de Flandre” a Lille 

 La placenta perde le sue virtù nutritive nel momento in cui viene estratta dall’utero

Mark Kristal , prima firma dello studio “Placentophagia in Human and Nonhuman Mammals: Causes and Consequences” :

Non è importante convincere gli esseri umani a mangiare la placenta, ma studiarne la composizione in modo da poter usare le molecole responsabili di effetti benefici per realizzare dei prodotti naturali a base di placenta ( ricordando come alcuni studi abbiano dimostrato l’effetto analgesico di alcune sostanze contenute nella placenta, un effetto che sarebbe riscontrabile sia sulle donne che sugli uomini).

Placenta al ragù, zuppa di placenta, frullato di placenta… Decisamente poco invitante? Eppure sono vere ricette, tratte dal libro “The placenta Cookbook”, pubblicato recentemente negli Stati Uniti. Alcuni la consumano cruda, aggiungendola ad un frullato di frutta, altri invece la preferiscono cotta con zenzero, limone e peperoncino. Ma, più spesso, la placenta è seccata, triturata e trasformata in capsule. Alcune donne fanno dei decotti di placenta nell’acqua distillata e nell’alcool. 

Cosa dice la legge italiana

Pur non essendoci una vera regolamentazione in materia non vi è altresì limite per la donna che faccia richiesta della propria placenta a scopo autoterapico. A  differenza di altri paesi europei, come la Francia per esempio (che vieta questo genere di pratiche), in Italia la donna è considerata la legittima proprietaria della sua placenta.

Il Chakra dimenticato

Resta il fascino di un organo straordinario, quasi sovraumano, che appartiene al piccolo e non alla madre. Quasi un organo “estraneo” di cui non si conoscono ancora appieno le potenzialità. Ibu Robin Lim la chiama il Chakra dimenticato: I centri energetici che tantissime tradizioni, dall’ayurveda, alla medicina tradizionale cinese, all’ascetismo sufi, hanno riscontrato all’interno del corpo umano, sono collocati in corrispondenza delle ghiandole endocrine, ovvero i punti con la più alta concentrazione di ormoni.
Questi ultimi, sarebbero, secondo Lim, il ponte tra la materia e lo spirito, e la Placenta, l’organo in assoluto più ricco di ormoni, sarebbe uno tra i più importanti, un chakra che però la nostra cultura ha cancellato e dimenticato.