Governo Renzi: Moretti, indagato per strage, tra i ministri?

16 Febbraio 2014
Luca Michetti
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La squadra di Renzi

Sono giorni di consultazioni e manovre politiche per far nascere il nuovo governo Renzi e, come sempre accade, si è aperto il totoministri per capire chi guiderà il Paese assieme al segretario del Pd autoproclamatosi premier nei giorni scorsi.

Oggi, tra i papabili nomi per accaparrarsi la poltrona da ministro, è spuntato quello di Mauro Moretti,  ad di Ferrovie dello Stato e imputato nel processo sulla strage di Viareggio, che potrebbe diventare il prossimo ministro dello sviluppo economico.

Mentre in rete scorre l’ironia sulla squadra di Renzi, da Michele Misseri all’agricoltura fino a Rocco Siffredi allo sviluppo passando per Schettino ai trasporti, il sindaco di Firenze cerca di trovare l’accordo con più partiti possibili per andare al governo.

Berlusconi, ieri, si è detto volenteroso sulle riforme ma deciso a rimanere all’opposizione e oggi sono arrivate importanti parole da Civati e Alfano. Il primo ha dichiarato in un’intervista a “La Stampa” che lui e i suoi non voteranno la fiducia al governo Renzi: “non c’è nessuna mozione Civati. C’è una decina di parlamentari, soprattutto al Senato, che sono in difficoltà. E c’è un articolo della Costituzione che esclude il vincolo di mandato. Renzi non deve temere, può sbagliare da solo anche senza i dieci. Non sono decisivi”.

Alfano, invece, sta facendo il tutto per tutto per rimanere attaccato alla poltrona, persino definire Berlusconi circondato da idioti: “Sabato scorso ho visto un Berlusconi irriconoscibile ai miei occhi, rabbia e rancore non sono stati mai connotati del Berlusconi che conoscevo. Forza Italia, a forza di calci è passata dal 38% al 22%, se vuole continuare così faccia pure. Berlusconi in questi anni si è circondato da troppi inutili idioti. Renzi si guardi alla sua sinistra, i freni possono arrivare solo da lì. Dal mio partito può arrivare invece una spinta riformatrice”.

 

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