Adam Lanza: Nuovi indizi sul movente del killer di Newtown
Sono tanti gli interrogativi attorno alla strage di Newtown e sul suo autore, Adam Lanza, che il 14 dicembre 2012 uccise 20 bambini e 2 insegnanti nella scuola elementare di Sandy Hook.
Adam aveva 20 anni e soffriva della sindrome di Aspenger, una particolare forma di autismo che compromette le interazioni sociali, chi ne soffre è caratterizzato da comportamenti monotoni e stereotipati, con una ristretta gamma di interessi. Sappiamo dalle testimonianze dei parenti e dall’esame della casa, dove viveva con la madre, (Nancy Lanza) che la sua stanza era spoglia, con tende nere alle finestre. Per lo più viveva perennemente davanti al computer, navigando in Internet e giocando a PC Game. Non tutti “violenti”, come si era inizialmente insinuato. Era ossessionato dalle armi, che la madre gli comprava per compiacerlo. Il ragazzo comunicava con lei esclusivamente tramite SMS.
Quella mattina Adam, dopo aver distrutto l’hard disk del suo computer e ucciso la madre, si recò in auto verso la Sandy Hook, per compiere la strage e suicidarsi all’interno dell’edificio. La polizia insegue e ferma alcuni sospetti – che se la danno a gambe – nei boschi attorno alla scuola; viene sospettato anche il fratello, Ryan. Verranno tutti scagionati. Anche dalle testimonianze dei sopravvissuti si evince che l’unico autore della strage era lui. Il movente invece resta ancora un mistero. La distruzione dell’hard disk – fatta scientemente – rende il lavoro degli investigatori molto difficile. Restano i referti di psicologi e psichiatri che tennero in cura il ragazzo, per studiare i quali occorre l’autorizzazione dei parenti.
Peter Lanza, padre di Adam, ha accettato di consegnare le cartelle cliniche di suo figlio per aiutare gli investigatori a trovare il movente della strage. E’ quanto comunica il sito BuzzFeed. Peter ha detto al presidente del Consiglio di Stato che indaga sulla strage di Newtown, che consegnerà le cartelle cliniche di suo figlio. Il portavoce Errol Cockfield ha dichiarato:
«Il signor Lanza ha informato le forze dell’ordine nel corso di questo processo ed è disposto ad approvare il rilascio di eventuali cartelle cliniche … Il signor Lanza ha anche incoraggiato a contattare tutti i fornitori di servizi sanitari che hanno lavorato su Adam per sostenere lo sforzo della commissione a trovare delle risposte».
Peter, era separato da anni dalla madre di Adam, ed ha avuto pochi contatti col figlio. La relazione finale della polizia del Connecticut su Sandy Hook include una mail di compleanno inviata dal computer del padre di Lanza, inviata al figlio. Intanto sono trapelati già nuovi indizi importanti.
Nel 2004, funzionari del FBI bussarono alla porta del dodicenne 12 Adam Lanza. Aveva violato i livelli di sicurezza di un sito del governo.
La madre lo difese:
«E’ un mago del computer … Adam stava solo mettendo alla prova se stesso».
Per gli agenti il ragazzino non era una seria minaccia. Se solo avessero indagato un po’ di più avrebbero potuto accorgersi di affermazioni pubblicate in Internet da Adam di questo tenore:
«E’ ovvio che un AK- 47 con sufficienti munizioni possa fare molto più di mille insegnanti, se solo fossero veramente interessati a riformare il sistema … In breve tempo faranno il lavaggio del cervello ai bambini, li imbottiranno di Xanax per conformarli, fino a quando non saranno trasformati in oppressori … Loro (i bambini) sono già morti».
Si tratta solo di un esempio dei messaggi postati dall’assassino sul sito Shocked Beyond Belief per più di un anno.
Adam si era creato un mondo non dissimile da quello di un qualsiasi teorico di complotto, in cui il ruolo della società era quello di manipolare l’umanità nel suo sistema di valori immorale, che si perpetua attraverso un circolo vizioso di propaganda ai bambini, attraverso il sistema educativo. Secondo Adam il sistema aveva prodotto milioni di malati, sia fisicamente che mentalmente, mediante l’uso dilagante di anti-depressivi. Nella sua visione, i “tiratori di massa” avrebbero inviato un messaggio di resistenza. Essi avrebbero dichiarato che non avrebbero giocato più secondo le regole malate della società.
Non tutto il materiale nell’hard disk di Adam Lanza è andato perduto. Gli inquirenti sono riusciti a recuperare file che evidenziano un certo interesse per la pedofilia.
In cima alla lista di questi file ci sarebbe una sceneggiatura intitolata “Lovebound”, che parla della relazione tra un bambino di 10 anni e un uomo di 30. Ci sono anche scritti a sostegno dei “diritti pedofili” e la “liberazione dei bambini”. Lanza avrebbe anche detto ad un amico che la pedofilia sarebbe una malattia da curare e non dovrebbe essere considerata un male. Apparendo con il nickname “Smiggles” in un forum, Lanza avrebbe affermato inoltre, che i bambini sono stati ingannati da “stupratori culturali” e altri deliri del genere. Tutte indiscrezioni che vanno prese con le pinze, ma che se confermate dai documenti clinici in possesso del padre, potrebbero finalmente fare chiarezza sulla mente disturbata di un ragazzo, che evidentemente non ebbe in tempo attenzioni e cure adeguate.