Gli U.S.A sanno difendere i diritti umani,chiedete all'Agente Arancio
L’arancione è proprio un bel colore,mi piaceva quando ero piccolo e mi piace anche ora,mi fa pensare all’Olanda, a campi di papaveri e polders, a formaggi e canali, a campi di marijuana e allegria.Nel planisfero l’Olanda si trova più o meno nel mezzo tra gli Stati Uniti
d’America e il Vietnam,due nazioni che accostate insieme non mi fanno certo pensare a colori caldi o a sorrisi smaglianti ma che purtroppo hanno a che fare con il mio arancione.L’Agente Arancio è un erbicida incolore (arancioni erano le strisce sui fusti usati per lo stoccaggio), utilizzato nella guerra del Vietnam per negare ai Viet Cong la possibilità di ripararsi sotto la folta vegetazione poichè contiene un ormone di sviluppo che fa cadere prematuramente le foglie dagli alberi;dal 1961 al 1971 il territorio vietnamita è stato “gentilmente” irrorato di quasi 60.000 litri di erbicidi vari, tra cui 49.200 litri di Agente Arancio, il quale, contenendo la tetraclorodibenzo-p-diossina, è responsabile di tumori e malformazioni genetiche (come dimostrato da uno studio del 1969 dell’’Istituto Nazionale sul Cancro degli Stati Uniti).Le stime parlano di 4.8 milioni di vietnamiti esposti all’ agente, di 400.000 persone morte o deformate,di 500.000 bambini nati morti o con malformazioni, di 32.000 richieste d’invalidità al Pentagono da parte di reduci del Vietnam, di 3.5 milioni di ettari di terreno praticamente distrutti, di aree del Vietnam che ancora oggi presentano un livello di diossina elevatissimo e di donne con probabilità di aborto elevatissime.Dal punto di vista giudiziale una class action contro i produttori degli erbicidi da parte dei veterani statunitensi finì con il risarcimento, tra il 1988 e il 1996, di 200 milioni di dollari mentre non andò a buon fine una causa del 2005 intentata da un gruppo di vietnamiti, poichè le multinazionali produttrici dell’agente hanno sempre negato il nesso tra il loro prodotto, la contaminazione e le malattie;nel Luglio 2013 una di queste multinazionali, la Monsanto, è stata condannata dalla Corte Suprema di Seoul al rimborso delle cure mediche per 39 veterani sud coreani ma gli effetti devastanti di questi veleni a stelle e strisce sono ancora presenti nell’ecosistema, nella catena alimentare e nelle nascite.
Detto questo mi viene da pensare, penso alla Siria e agli U.S.A, penso a questa voglia americana di salvaguardia dei diritti umani, penso che magari la lezione sulle armi chimiche a questo giro ce la potrebbero anche risparmiare.