Comicon 2013: YOUng incontra Zerocalcare
Tra gli ospiti più attesi dell’edizione 2013 del Comicon di Napoli c’era senz’altro il fumettista Zerocalcare, alias del trentenne romano Michele Rech. Zero-Michele cura il seguitissimo blog a fumetti Zerocalcare.it ed ha pubblicato due libri che hanno venduto più di 30 mila copie “La profezia dell’Armadillo” e “Un polpo alla gola”, grazie a cui è diventato una vera e propria comix-star. Un successo in cui la diffusione via web ha avuto un ruolo fondamentale e infatti Michele non è dimentico del suo seguito, con cui ci tiene infatti a mantenere un legame diretto e costante. Sarà per questo che fargli l’intervista che state per leggere non è stato facile: abbiamo dovuto prima superare una folla di fan accaniti e poi, con l’aiuto di un altro fumettista, Diavù alias David Vecchiato, l’abbiamo raggiunto alla cerimonia per l’assegnazione dei Premi Attilio Micheluzzi – Comicon (dove Michele è stato insignito del riconoscimento “Miglior fumetto” e del premio speciale XL – La Repubblica) e siamo finalmente riuscite a fare due chiacchiere con lui.
Com’è questa esperienza al Comicon? Sei contento di essere stato invitato?
Si un sacco. In realtà è il terzo anno che vengo qui ma in passato sono sempre stato nel banchetto delle autoproduzioni, questa è invece la prima volta che mi trovo dalla parte “più ufficiale”. E’figo, sono molto contento.
Se dovessi scrivere una storia sull’attuale situazione politica italiana come la intitoleresti?
Un macello, non saprei. Io provengo da una comunità che si rapporta difficilmente con la politica istituzionale e con le elezioni, che è quella degli spazi occupati. Avrei proprio difficoltà a parlare della realtà attuale in un momento in cui sembra che tutti gli eventi scavalchino da ogni parte.
Tutto il mondo dell’editoria è sbarcato sul web ed anche i fumetti con i webcomics, il fumetto cartaceo resta però un oggetto di culto…
Beh io realizzo per lo più fumetti per il web ma in realtà leggo quasi esclusivamente fumetti cartacei. In generale credo che, sia per gli autori che per i lettori, non ci siano paragoni a preferire qualcosa di tangibile che raccolga tutte le storie e che non ti obblighisoprattutto a stare dietro ad una scrivania a “scrollare” il mouse.
Hai ritirato un premio che ti è stato assegnato XL, rivista per la quale tu hai lavorato… come ci si sente?
E’ buffo anche perché la sezione per cui ho lavorato su XL ha chiuso quasi dubito dopo il mio arrivo. E’ stato tantissimo tempo fa. Sono molto contento di aver ritirato questo premio anche perché XL rappresenta la mia prima esperienza editoriale in edicola.
Sei partito come indipendente poi hai trovato una casa editrice che ti ha pubblicato. Che consiglio daresti ad un fumettista emergente?
Non pensare mai che le cose che realizzi per il web siano superflue e soprattutto non temere che possano rubare le tue idee. Queste sono leggende metropolitane. Internet è uno spazio in cui tu puoi decidere cosa fare secondo tempi da te prestabiliti. Spesso c’è una tendenza a non pubblicare i propri lavori per timore che qualcuno possa “copiare” l’idea e magari si preferisce lavorare per un editore gratis perché pensi che quella sia una vetrina. In verità è l’esatto opposto. Internet e la vera vetrina e l’editore è quello che ti sta facendo sgobbare gratis rubandoti il lavoro. Se le tue opere sul web ottengono consensi sono proprio gli editori che ti verranno a cercare. Rivalutate molto di più gli spazi che uno si gestisce da solo.
Quali sono i tuoi fumettisti preferiti?
Gibi mi piace tantissimo e poi ci sono tanti autori francesi come Boulet. Adoro il loro raccontare storie quotidiane e generazionali che poi è quello che cerco di fare anche io, per cui mi ritrovo un sacco nel loro stile.
Il fumetto che avresti voluto disegnare?
“La mia vita disegnata male” di Gipi, ma avrei proprio voluto disegnarla, scriverla e immaginarla io.
Che progetti hai per il futuro?
Se questa cosa dura, se continuerò così ho già un altro libro su cui sto lavorando, che ha una gestazione piuttosto lunga, altrimenti se si dovesse sgonfiare il tutto farò ripetizioni ai ragazzini.
Una parte di YOUng e Zerocalcare