Fondazione Maugeri, consulenze d’oro: Lady Abelli pagata anche in carcere
Dalle carte dei pm spuntano nuove consulenze d’oro pagate dalla Fondazione Maugeri di Pavia. Tra i consulenti analizzati recentemente spuntano il Professor Antonello Zangrandi e Rosanna Gariboldi, moglie di Giancarlo Abelli.
Le carte della Fondazione mostrano anche meccanismi strani e gesti poco astuti: Lady Abelli è stata regolarmente pagata per consulenze anche mentre si trovava in carcere.
Antonello Zangrandi è un docente di Economia. Insegna all’Università degli Studi di Parma “Economia delle aziende non profit”. Negli anni ha anche insegnato “Economia delle Aziende Pubbliche”. Si è laureato in Economia Aziendale alla Bocconi, dove tiene il corso di “Public Management and Policy”. Come molti elementi dell’indagine sulla Maugeri, è un elemento vicino a Comunione e Liberazione.
“Repubblica” scrive che Zangrandi ha mostrato ai pm, che seguono l’inchiesta sulla Fondazione Maugeri, la presentazione finale dello studio da 250mila euro che gli fu commissionato nel 2009 da Carlo Lucchina, Direttore Generale della Sanità lombarda. Lo studio condotto da Zangrandi sulla Maugeri portò a risultati tutt’altro che positivi, tanto che ai pm ha dichiarato: “La fondazione non ha un profilo di eccellenza. Ho mandato a Lucchina gli esiti del mio lavoro, ma non mi ha mai detto che uso ne avrebbe fatto”.
Zangrandi criticava l’eccessivo peso assegnato alla Maugeri dalla Regione Lombardia, che portava alla Fondazione una grossa fetta dei fondi regionali per motivi poco chiari.
Il docente universitario sembra fosse estremamente avverso all’introduzione della cosiddette “funzioni di alta complessità”, perché avrebbero favorito pesantemente il San Raffaele e la Maugeri, senza molta logica. La gestione di Formigoni, da sempre favorevole al finanziamento del settore privato, che aveva già messo al centro del finanziamento sanitario regionale le cliniche private, a discapito di quelle pubbliche, decise, a fine anni 2000 di introdurre ulteriori finanziamenti per le più grosse cliniche private lombarde. Lo stesso Zangrandi ha detto ai pm: “Lucchina mi disse che era stata emanata una legge a favore degli erogatori non profit che avrebbe comportato una consistente erogazione di denaro a favore della Maugeri e del San Raffaele. Lucchina desiderava che i due enti elaborassero progetti di valore e mi chiese se ero disponibile a una consulenza con entrambi”. L’analisi, tutt’altro che positiva secondo Zangrandi, arrivò, anche dopo la pressione di Daccò, che precisò, più volte, la volontà dei vertici regionali di finanziare le due cliniche private. Il manager avrebbe proprio specificato al docente che “Formigoni ci teneva tantissimo”.
L’altro elemento sotto analisi da parte dei pm è Rosanna Gariboldi.
Suo marito, Giancarlo Abelli, detto “il Faraone” per l’importanza politica che ricopre nell’ambito della Sanità lombarda fin dall’inizio degli anni ’70, ha ricoperto un ruolo molto importante per la Fondazione Maugeri. Lo stesso Umberto Maugeri, ex Presidente della Fondazione, ha dichiarato che il politico ciellino è stato referente politico della Maugeri in Regione sin dai tempi in cui il Presidente era ancora il padre, tanto che prima “non esisteva il problema di andare continuamente in Regione a dialogare, a discutere”.
Alla luce di questi elementi risultano molto particolari i 350mila euro pagati a Rosanna Gariboldi per alcune consulenze, regolate da “contratti fittizi” secondo i pm. Il lavoro dei magistrati per comprendere la poca veridicità dei contratti che regolavano la retribuzione non è stato difficile, visto che Lady Abelli sarebbe stata pagata dalla Maugeri anche per prestazioni offerte nel periodo in cui era in carcere, per via di un’altra inchiesta che l’ha vista coinvolta e per cui ha patteggiato.
Tra le dichiarazioni di altri manager della Maugeri, però, si viene a sapere anche che la pratica del pagamento di somme di denaro per ottenere favori non è solamente recente.
La “signora Iannacone”, moglie di Antonio Moccaldi, ex funzionario del Ministero della Sanità nonché Commissario Straordinario dell’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza sul Lavoro, avrebbe ricevuto quasi 250mila euro. I testi hanno dichiarato che la volontà di questi versamenti era quella di avere un contatto favorevole direttamente al Ministero.
Giovanni Alpeggiani, ex consigliere regionale del Partito Socialista Italiano e consigliere di amministrazione della Fondazione Policlinico San Matteo di Pavia, avrebbe ricevuto oltre 800mila euro per non fare opposizione in Regione e nemmeno a livello mediatico, dove, invece, ha condotto crociate di notevole portata contro vari avversari politici.
La polizia giudiziaria sta cercando di spingere la Procura di aprire un’inchiesta approfondita per corruzione per tutti i nuovi elementi emersi dagli interrogatori ai manager della Maugeri.