The Acappella Swingers e il doo-wop dei favolosi anni '50.

22 Luglio 2012
Redazione YOUng
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STTM immagine web

“Fanno sognare di essere in un’altra epoca…” le parole di Morgan, nelle vesti di giudice della prima edizione di XFactor, mi risuonano ancora nella mente. Era una sera del marzo 2008 e, qualche giorno prima, Dario mi aveva chiamata al telefono, dicendomi:- Presto ci sarà una sorpresa… segui il serale di XFactor, su Rai2 e vedrai!-E la sorpresa ci fu davvero! La loro, seppur breve, apparizione catturò me ( che già li conoscevo) come migliaia di altre persone, tutti incantati dalla dolcezza di una “Unchained melody” eseguita magistralmente a cappella. I commenti che ne seguirono, nonostante l’esclusione dal programma, furono tutti positivi e di ottimo livello.

Parlo di un gruppo, The Acappella Swingers, nato a Catania nel 2004 e, da allora, cresciuto e affinatosi sempre più in un genere molto particolare e di nicchia, ma facilmente apprezzabile anche dai non appassionati: il Doo-wop dei favolosi anni ’50.

Fra me e Dario Greco intercorre una bella amicizia di lunga, lunghissima data. Seguo con passione i progressi del gruppo da lui creato, ne conosco i successi, le inevitabili difficoltà, i passi piccoli ma fitti che hanno portato questi quattro ragazzi all’alba del loro ennesimo progetto: l’uscita, domani ( 23 luglio 2012), di un EP, contenente pezzi inediti.

Quale migliore occasione per una chiacchierata fra amici?! Premesso che io e Dario saremmo capaci di parlare per ore, senza nemmeno rendercene conto, c’è balenata in mente l’idea di un’intervista. Nata, quindi, un po’ per gioco, un po’ per caso, quella a seguire è una vera e propria intervista fatta di domande, risposte e, soprattutto risate, quelle di Dario, il cui fare sornione e un po’ distratto esplode, quando meno te lo aspetti, in una risata schietta e contagiosa, quasi a spezzare la monotonia e la serietà che un’intervista potrebbe contenere.

Ciao Dario,  2004-2012, sono quasi passati 10 anni e i The Acappella Swingers vivono ancora il Doo-wop come fosse il primo giorno. Cosa è cambiato in questi anni e cosa vi tiene ancora così uniti?

Ciao!! E’ vero, sono quasi passati dieci anni e i TAS godono ancora di ottima salute. Probabilmente il segreto sta proprio nelle “buone vibrazioni” del Doo-wop. È un sound che abbiamo ricercato, voluto e che amiamo. Nella quotidianità si ascolta di tutto, il confronto è fondamentale per crescere, ma il Doo-wop è un’altra storia! Sono cambiate tante cose da quel Maggio di otto anni fa; sono cambiati tanti visi, tante voci, credo di essere cresciuto, umanamente e professionalmente ma la voglia di fare musica, quella, è rimasta invariata. Tante volte ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo ricominciato, ma, proprio in quelle circostanze, si è vista la forza del gruppo. Il gioco di squadra, per noi, ha fatto sempre la differenza e sicuramente è la magia che ci tiene ancora uniti.

Due cd, X Factor, esperienze nazionali significative, lo sbarco in America e adesso?

Hai detto bene: tante bellissime esperienze e tante emozioni. La soddisfazione di essere scelti da un’etichetta americana, la Crystal Ball Record, che ci incoraggia per fare la “loro” musica, per cantare a casa loro, nella loro lingua è una sensazione indescrivibile. Mi sento un privilegiato. E adesso? Si corre più veloce di prima! Ci abbiamo preso talmente tanto gusto che non potremmo farne più a meno. Adesso, riusciamo ad esprimere il Doo-wop a modo nostro, attraverso i nostri inediti e credo che per un musicista sia un punto di arrivo ma anche di partenza, fondamentale. Già due brani nel primo cd (“Let’s on Doo-wop – 2008) e adesso il nuovo EP che ne contiene 5.

Mi hai anticipato! “Swing to the moon”, corretto? Parlami di questo lavoro:

“Swing to the Moon”, esatto! (Dario sorride, soddisfatto).  Cosa dire? È il nostro nuovo album, un esperimento; Cinque brani inediti che rappresentano, per tanti motivi, un nostro cambiamento, la nostra svolta.  La prima novità? L’utilizzo di uno strumento: La chitarra accompagna 4 su 5 brani.

Non sono stanco di cantare Acappella, sia chiaro, ma avevo voglia di sentire il gruppo in maniera diversa. In questi anni di Live abbiamo provato tante combinazioni, ci siamo affiancati a contrabassi, chitarre elettriche,  big band ed è sempre stato emozionante per cui ho deciso che ne sarebbe valsa la pena.

Ed il pubblico? Non hai paura che non riconosca più il vostro sound?

Fortunatamente non siamo a livelli tali da subire questo tipo di pressione mentale ma, anche volendo, credo che la gente sia libera di confermare o criticare il nostro percorso. E’ la nostra nuova sfida e non mi spaventa.

Parlami dei brani. Chi compone? A cosa vi ispirate? E la luna? Sempre protagonista o sbaglio?

Non sbagli affatto. Sei preparatissima! Non credo di  sbagliare se dico che la Luna sia fonte di ispirazione per il 90 % degli artisti. Poeti, musicisti, subiamo tutti il fascino di questa musa misteriosa. La luna, presente nel primo cd (almeno nella copertina) adesso è la protagonista, anche nei testi. Dopo tanti anni, le dovevo un particolare tributo e, dicendo questo, rispondo alla tua prima domanda. Io compongo i brani per i TAS , li propongo ai ragazzi, che rappresentano il primo esame e li elaboriamo insieme.

Come funziona?

Molto semplice. Li scrivo, ne immagino un arrangiamento e li cantiamo. Durante le prove, subiscono tante variazioni, evoluzioni, fino ad arrivare al suono che accontenti tutti, soprattutto me, lo ammetto (Dario ride) e che poi diventi la versione ufficiale. Sono cresciuto ascoltando gruppi come i Beach Boys, Dion & The Belmonts e i più recenti “The Roomates” , per cui trovo inevitabile ispirarmi alla loro musica. Non mi considero simile, né tantomeno mi paragono, a questi talenti; ci mancherebbe altro; Non è falsa modestia, ma credo sia la giusta posizione che mi porti a migliorare: ascoltare, ascoltarmi e crescere.

Si ma…i brani?

I brani sono 5. “Swing to the moon” apre la lista. Mesi fa mi è apparsa questa immagine: noi 4 che cantiamo rivolti alla Luna, a braccetto, su di una stella!! Et voilà! Mi sono svegliato ed ho scritto.

Ecco spiegata anche l’immagine di copertina! 

Esattamente!

Poi “Superman”. Una bomba Doo-wop al 100%!! Una canzone nata in calcio d’angolo. L’ ho scritta qualche giorno prima di entrare in studio ed è la chicca che mancava all’appello. L’ho immaginata per la voce di Antonella, ultimo splendido acquisto del gruppo, e l’ho scritta cercando di miscelare ironia, ritmo, dando peso importante all’interpretazione. Parla di una donna che vuole il proprio uomo tutto per sé. E’ un brano semplice ma per niente facile! J

Leggo “Scelgo te”. Un brano in Italiano?

Dici bene. Un brano in Italiano e non l’unico. Stiamo cercando di importare il Doo-wop americano in Italia e, soprattutto, esportare nuovo sound italiano in America!!

Ambizioso!

Ambizioso, sì…ma, soprattutto, divertito.

“Scelgo te” nasce tanti anni fa,  in americano, ed è presente nel nostro primo album con il titolo “You”. Sono molto legato a questa canzone; ci ha fatti conoscere al pubblico Statunitense e mi è sempre piaciuta l’idea valorizzarla il più possibile. Ho adattato un testo italiano che rispecchia esattamente il modo di scrivere di quegli anni: mentre la scrivevo, mi sentivo un liceale su di una Cadillac, mi sono molto divertito e ne vado orgoglioso.

“His girl”!

Anche questa nasce quasi su ordinazione! Una ballad, romantica, struggente, da ballo di fine anno scolastico. Una canzone perfetta per la voce elegante della nostra Elisa. Come vedi, l’ispirazione nasce proprio dentro casa….altro che storie!!

Infine “Serenata in blues”:

Già. L’EP si chiude con uno swing in Italiano. La voce di Marco, anche in questo caso, rappresenta l’anima della canzone. Ascoltatela immaginando un uomo che cammina tra le strade deserte di New York, in smoking con cilindro e bastone; I gatti e la luna-ovviamente-fanno da  sfondo, sornioni.

E questi gatti, adesso, da dove saltano fuori?

Ahaha…probabilmente i gatti siamo noi… o forse io. Sfuggente, libero, un po’ distratto…amante della Luna.

Beh, mi sembra di sentire già una nuova canzone! Non è che avete già altro in cantiere?

Uhm…adesso troppo vuoi sapere! Ahahah!…ebbene sì, confesso di aver scritto già dei nuovi brani. Vorrei che “Swing to the moon” diventasse un album completo, con molti altri inediti e alcune cover. Questo lo considero un primo assaggio….ma ancora è presto per parlarne. Ora voglio dedicarmi al presente…abbiamo tanta voglia di cantare.

Non resta, adesso, che aspettare domattina per poter godere del nuovo EP ( di cui, sotto, un veloce assaggio). Si trova in vendita su Ebay.it e su Zimbalam.it, l’ormai notissima etichetta digitale.

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L'AUTORE
La redazione di YOUng
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