È morto Jon Lord, lo storico tastierista dei Deep Purple
Jon Lord è morto a 71 anni, in seguito a un’embolia polmonare questo pomeriggio alla London Clinic della capitale inglese, dopo una lunga battaglia con il cancro al pancreas.
Jon Lord era la vena della musica classica presente all’interno dei Deep Purple, prima che Ritchie Blackmore iniziasse a sviluppare un proprio stile “neoclassico”. Le sue conoscenze nel campo dell’arrangiamento, della composizione e le conoscenze di pianoforte e organo classico che ha trasportato sull’organo Hammond hanno influenzato lo stile e le scalette della storia dei Deep Purple e di tutte le band con cui ha collaborato.
Creò il proprio suono di organo ruggente e graffiante collegando l’organo Hammond a un amplificatore Marshall, che Blackmore utilizzava per i propri esperimenti. Dalla commistione dei suoni uscì il suono tipico dell’organo dei Deep Purple e lo utilizzò per gran parte degli album e dei live della band. Lord lavorò molto sul sound della band, cercando di trovare un suono perfetto nella sua mente per l’hard rock, creando quella armonia aggressiva che ha saputo mettere insieme le voci dei vari cantanti, ma soprattutto quella di Ian Gillan, il basso di Roger Glover, la batteria di Ian Paice e la chitarra di Ritchie Blackmore.
Lord è coautore di molti dei brani degli album dei Deep Purple dal 1968 al 1998 (da Burn a Highway Star, fino a Smoke on the Water e Strange Kind of Woman), oltre che autore di lavori solisti e di una collaborazione con i Whitesnake e infinite esperienze da turnista.
Il suo lavoro sul suono e sulla musica gli aveva donato due grandissime soddisfazioni con i Deep Purple: il concerto del 1969 alla Royal Albert Hall di Londra con la Royal Philarmonic Orchestra per l’esecuzione del lavoro orchestrale “Concerto for Group & Orchestra” e, 30 anni dopo, un riarrangiamento e una nuova performance alla Royal Albert Hall con la London Symphony Orchestra.
Jon Douglas Lord era nato nel 1941 a Leicester il 9 giugno 1941.
Sul sito, dove è stato dato l’annuncio della morte di Jon, spicca anche un saluto: “Jon passa dall’Oscurità alla Luce”