Nuove lettere e volantini firmati Brigate Rosse

25 Maggio 2012
Mattia Sguazzini
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brigate rosse logoQuesta mattina alla sede di Milano del quotidiano “il Giornale” è stato recapitato un volantino intestato “Brigate Rosse”. All’interno si dice che “la tentata strage di brindisi, come Piazza Fontana nel ’69, è stato un’ovvia provocazione dello stato fascista per placare la rabbia delle masse con la paura”. Lo stile ripreso è quello delle BR: un manifesto di dichiarazione di lotta estrema, marchiato dalla frase: “alle azioni di guerra si risponde con la guerra”. Si cita anche il fatto che “l’azzoppamento del manager Ansaldo Roberto Adinolfi a Genova ha riaperto i giochi”. Sembra, però, ci sia un certo distacco dall’attentato al manager Ansaldo, visto che prosegue dicendo che “lo spontaneismo armato è inutile e dannoso in quanto tende a disperdere il potenziale delle avanguardie non organizzate ed ancora politicamente immature nella lotta di classe”. Si rivendicano gli obiettivi della lotta di classe contro “i maggiori rappresentati dei partiti di regime e i loro ‘soci’”, colpendo “Confindustria, il sistema bancario e i loro sfruttatori”. 

Identica rivendicazione è stata riscontrata, in serata, su un volantino identico alla sede del Secolo XIX a Genova

Lettera BR ansa Ancona


Giovedì 24 maggio era stata inviata alla sede dell’Ansa di Ancora una lettera scritta a mano, firmata Brigata Gino Liverani “Diego” e recante simbolo delle Brigate Rosse. All’interno della lettera, l’autore distacca completamente il comportamento di chi “lotta contro il capitalismo” con gli atti terroristici di Brindisi, specificando che “non sono di certo gli studenti o i lavoratori i nostri obiettivi”. Rilancia poi dichiarando, come  nei volantini milanesi, la “ripresa della lotta contro padroni, classi dirigenti, banchieri e prostitute di stato”. La Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) sta indagando per associazione a delinquere con finalità eversive. Bisognerà attendere i tempi di consegna postali per capire se è l’unica lettera inviata ad agenzie stampa, con questo stile, ma, per ora, sembra proprio una comunicazione inedita, a differenza dai volantini circolati in Lombardia nelle scorse settimane. Gli investigatori stanno controllando il linguaggio e i riferimenti, paragonando la fonte a quella precedente. Le tecniche e l’accuratezza, certamente, ricordano lo stile delle BR, con un’accezione moderna, visto che il foglio inviato è stato fotocopiato, così da impedire il riconoscimento dell’inchiostro usato e l’eventuale presenza di tracce biologiche che avrebbero permesso un’eventuale identificazione.

Nello stesso giorno è stata bloccata dalle Poste anche una lettera, sui cui la DDA ha aperto un fascicolo di indagini separato, “firmata” con una stella a cinque punte indirizzata a un ipotetico “Direttore Banca Marche-Ancona”, anche se questa è ritenuta, quasi certamente, opera di un mitomane.

Si indaga su un eventuale risveglio della lotta armata. Se prima il simbolo e il nome delle Brigate Rosse sembrava completamente escluso o, al massimo, accomunato all’opera di mitomani che lo facevano proprio per fare scalpore, ora la minaccia sempre effettivamente superiore, anche se le verifiche effettive devono ancora essere fatte.


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