Un tifoso fa saltare i progetti del Manchester City: "Non vendo la mia terra ai rivali"

16 Marzo 2012
Tommaso
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Nonostante viviamo in un mondo in cui a regnare è il ‘dio denaro’, ci sono ancora cose che non si possono comprare. Questa espressione, resa famosa da uno slogan pubblicitario, si è confermata in Inghilterra, precisamente a Manchester, e a rifiutare un’offerta da un milione di sterline (un milione e 190mila euro circa) è stato l’uomo d’affari inglese Shaun O’Brien.

Terreno dallalto

L’ingente somma di denaro era stata proposta dallo sceicco di Abu Dhabi e proprietario del Manchester City Mansour per acquistare una parte di terreno di proprietà di O’Brien situata vicina allo stadio del City. Il terreno servirebbe alla società dello sceicco per implementare un enorme e moderno centro sportivo (32 ettari) dal costo totale di 100 milioni di sterline che comprende anche la nascita di un piccolo stadio da 7.000 posti.


Secondo O’Brien, il motivo del rifiuto è dovuto alle tecniche inappropriate utilizzateunite-against-city dal City nella contrattazione. In seguito al suo rifiuto, il Consiglio del Comune di Manchester ha ordinato subito l’obbligo di vendita. Ma O’Brien, che è un fervente tifoso del Manchester United, piuttosto che accettare le condizioni dell’autorità e cedere il proprio terreno agli acerrimi rivali del City, ha preferito rendere ancor più difficile l’acquisto del terreno allo sceicco. Attraverso un sito internet nato apposta per la questione, O’Brien ha lanciato la campagna “Unite against City” (uniti contro il City) per boicottare la realizzazione del progetto: dividere il terreno in 5.000 piedi quadrati, ognuno dei quali può essere comprato alla cifra di 250 sterline, al fine, ovviamente, di complicare la negoziazione dell’immobile facendo salire il totale dell’affare (4.625.000 £) a quattro volte e mezzo di più della cifra offerta dal City e rifiutata da O’Brien in principio. Un bel dispetto insomma.


Come si legge chiaramente nel sito, O’Brien si rivolge a tutti i sostenitori dei Reds (del Manchester United), i quali di questa situazione si sentono vittime di una “lotta” impari, simile a quella biblica di Davide contro Golia, per riuscire nell’obiettivo di “non permettere che il Manchester City compri la terra dell’Eastland (la parte a est di Manchester), che consentirebbe alla società allenata da Roberto Mancini di realizzare i propri obiettivi di dominazione del calcio”.

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